venerdì 8 gennaio 2021
In una giornata negativa a Piazza Affari per i titoli del credito le più in forma sono Unicredit (+1,9%) e Mps (+0,8%). Mercoledì cda della banca di Gae Aulenti per la scelta del successore di Mustier
La torre Unicredit in piazza Gae Aulenti a Milano

La torre Unicredit in piazza Gae Aulenti a Milano - Ansa

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A credere nella fusione è in primis il mercato. In una giornata negativa a Piazza Affari per i titoli del credito, non a caso, le più in forma sono Unicredit (+1,9%) e Mps (+0,8%). Segno che le nozze tra le due banche sembrano essere sempre più vicine. Per Unicredit, secondo quanto riportano alcune indiscrezioni, ci sarebbe un incremento della dote per l'integrazione con Mps. Si ipotizza un aumento della quota di crediti deteriorati che Unicredit dovrebbe cedere ad Amco. Voci che hanno fatto lievitare il titolo nell'ultima seduta della settimana.

Certo, non mancano gli ostacoli per proseguire il risiko bancario con una nuova integrazione (dopo quella chiusa nel 2020 tra Intesa Sanpaolo e Ubi Banca). Ci sarebbe cautela - per non dire diffidenza - da parte delle Fondazioni Crt e Cariverona, assieme all'imprenditore Leonardo Del Vecchio, nei confronti delle nozze tra Mps e Unicredit, banca di cui i tre soggetti sono azionisti con una quota complessiva di circa il 5%. Proprio il patron di Essilorluxottica, titolare dell'1,9% del capitale, appare il meno convinto del senso strategico dell'operazione.

Il presidente in pectore di Unicredit, Pier Carlo Padoan, ha incontrato Delfin e le fondazioni Cariverona, Crt e Modena a dicembre, nell'ambito dei colloqui avviati con i soci in vista della predisposizione della lista del consiglio, senza che nell'occasione si sia parlato di Mps. Ma il "niet" di Del Vecchio a Siena potrebbe tradursi in un mancato appoggio alla lista del consiglio qualora il nuovo ceo dovesse sponsorizzare l'operazione. L'uscita di Mustier, sempre a detta di Delfin, richiederebbe anche un profondo rinnovo del board. Mercoledì prossimo il cda di Unicredit farà il punto sul processo di selezione del nuovo ceo, preceduto da un comitato nomine. I primi contatti informali sono in corso ma i tempi per una stretta non sarebbero ancora maturi. Tra i nomi che circolano figurano quelli di Andrea Orcel, Fabio Gallia, Marco Morelli e Marina Natale. Lunedì, invece, toccherà al board di
Mps riunirsi per lavorare sul nuovo capital plan da 2-2,5 miliardi.

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