venerdì 12 giugno 2015
La Fondazione Cologni di Milano ha promosso 35 tirocini formativi: molti gli assunti. I talenti più promettenti hanno l’opportunità di affinare la loro vocazione e i loro studi, con un'esperienza extra-curricolare remunerato della durata di sei mesi presso botteghe, laboratori e atelier d’impresa.
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La Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano ha raggiunto il traguardo dei 35 tirocini promossi e sostenuti nell'edizione 2014/2015 del progetto Una scuola, un lavoro. Percorsi di eccellenza, dedicato all'inserimento di giovani talenti nel mondo dei mestieri d'arte.Incoraggianti i risultati dei primi 13 tirocini (il 40% del totale), che si sono conclusi nel mese di maggio: al 77% dei tirocinanti è stato proposto un nuovo contratto di collaborazione, e nello specifico:    •    il 62% continuerà a lavorare presso la stessa azienda o bottega;•    il 15% in un'altra realtà dello stesso settore.Alcuni hanno deciso invece di proseguire gli studi nel proprio ambito.È possibile vedere online i volti e le mani al lavoro di tutti e 35 i tirocinanti e dei loro tutor, sul sito dedicato www.unascuolaunlavoro.it.Con questo progetto, promosso e finanziato dalla Fondazione Cologni con il coinvolgimento di altri mecenati privati, i talenti più promettenti tra i neo diplomati, neo qualificati e neolaureati di tutta Italia, segnalati e candidati dalle migliori Scuole di arti e mestieri, hanno l’opportunità di affinare la loro vocazione e i loro studi, imparando il mestiere 'sul campo' con un tirocinio extra-curricolare remunerato della durata di sei mesi presso botteghe, laboratori e atelier d’impresa, a stretto contatto con grandi maestri artigiani. Dopo un inizio sperimentale nel 2010, il progetto ha coinvolto in maniera esponenziale dieci tirocinanti nell'edizione 2012/2013, 25 in quella del 2013/2014, e ha raggiunto  l'obiettivo di 35 tirocini extracurricolari nella quinta edizione dell'iniziativa. Di questi, dieci stanno svolgendo il proprio tirocinio nella città di Milano, grazie a una partnership tra la Fondazione Cologni e l'Associazione Quartieri Tranquilli.
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