martedì 28 gennaio 2014
Previste 55 borse (fino a 4.800 euro lordi) per disoccupati e disoccupate, per svolgere un'esperienza lavorativa presso imprese che operano nel territorio regionale nel settore dell'artigianato artistico e tradizionale e dell'abbigliamento su misura.
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Trasferire conoscenze e competenze fondamentali per l'inserimento professionale nel settore dell'artigianato artistico e tradizionale, affinché siano assicurate la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio di professionalità e competenze distintive dell'artigianato umbro. È questo l'obiettivo del progetto Lavoro artigiano, finanziato dalla Regione Umbria nell'ambito del Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo 2007-2013 e realizzato dalle agenzie formative di Cna e Confartigianato Umbria. Il progetto, presentato nei giorni scorsi a Palazzo Donini, a Perugia, prevede 55 borse lavoro (fino a 4.800 euro lordi) per disoccupati e disoccupate, maggiorenni e residenti in Umbria, per svolgere un'esperienza lavorativa presso imprese che operano nel territorio regionale nel settore dell'artigianato artistico e tradizionale e dell'abbigliamento su misura. Al titolare o al socio dell'impresa sotto la cui guida si realizza l'esperienza lavorativa verrà riconosciuto un contributo fino a 3mila euro lordi."Uno degli interventi del Programma annuale per il lavoro che agisce in un settore che rappresenta uno degli assi portanti dell'economia dell'Umbria", ha sottolineato l'assessore regionale all'Economia e Politiche attive del lavoro, Vincenzo Riommi. L'obiettivo che ci poniamo è quello di favorire, attraverso l'inserimento nelle imprese artigiane di chi vuol imparare un mestiere e costruirsi una nuova opportunità di lavoro, il trasferimento di quelle conoscenze e competenze, di quell'insieme inseparabile di creatività e capacità manuale proprio del lavoro artigiano, per creare nuovi posti di lavoro e scongiurare il rischio che vada perduto un patrimonio che è parte della storia, economica e sociale, della nostra regione".Un progetto all'insegna della mutualità, ha rilevato Riommi, che fa incrociare direttamente mondo delle imprese e disoccupati, e che potrà avere un suo sviluppo con l'assunzione o l'autoimprenditorialità di quanti hanno portato a termine l'esperienza lavorativa. "Gli interventi formativi del Programma regionale per il lavoro - ha ricordato - prevedono 'bonus' sia a sostegno dell'autoimpiego sia per le imprese che assumano coloro che hanno partecipato a 'work experience'"."Un'opportunità importante per il ricambio generazionale e per contribuire al rilancio di un settore che in Umbria assiste a un progressivo calo di imprese", ha detto il direttore di Ecipa Umbria, Umberto Alderisio. E tra le imprese del settore, stando ai primi dati riferiti dalla coordinatrice del progetto Adriana Chiacchella, le aspettative sono molte: dal 20 al 22 gennaio, nei primi tre giorni dall'apertura del bando loro riservato, i contatti sono stati già 53. Interessate sono le imprese artigiane in possesso del riconoscimento di lavorazioni artistiche e tradizionale, in base al dpr 25 maggio 2001 n. 288. Duecento al momento quelle in possesso del riconoscimento, di tredici settori tra cui quelli portanti in Umbria, ceramica, legno e tessile.Innovativa, come ha rilevato la dirigente regionale del Servizio Politiche attive del lavoro, Sabrina Paolini, oltre all'apprendimento 'non formale' nel contesto lavorativo, è la fase di l'abbinamento tra imprese e persone in cerca di lavoro che avverrà avvalendosi della nuova strumentazione tecnologica e dunque attraverso il sito www.lavoroartigiano.it, unico canale anche per le domande di imprese e candidati. L'importanza della valorizzazione del capitale umano, ma anche del sostegno dei 'germogli', di chi vuol imparare il mestiere, è stata messa in rilievo dal segretario regionale della Confartigianato Umbria, Sergio Bova, mentre il direttore della Cna Umbria, Roberto Giannangeli, ha rimarcato, fra gli aspetti positivi del progetto, il trasferimento di competenze che potranno essere 'spese' anche in altre imprese da quelle che hanno accolto l'esperienza lavorativa."L'artigianato rappresenta un vantaggio competitivo per l'Umbria - ha detto il coordinatore dell'area Impresa e lavoro della Regione Umbria, Luigi Rossetti - e con il Testo unico dell'artigianato, la Regione ha compiuto scelte significative per l'innovazione, le reti d'impresa e l'internazionalizzazione del settore. In questa cornice si inserisce il progetto 'Lavoro artigiano', cui se ne accompagneranno altri per mettere a sistema queste esperienze e favorire crescita occupazionale ed economica".
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