mercoledì 2 dicembre 2020
Per la Corte di giustizia gli autisti sono da considerare dipendenti
Uber "condannata" a Ginevra
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Gli autisti di Uber che lavorano nel cantone svizzero di Ginevra devo essere considerati come dipendenti.

Lo ha deciso la Camera amministrativa della Corte di giustizia di Ginevra respingendo un ricorso della società californiana contro una precedente decisione in tal senso del cantone. La notizia è stata confermata dal portavoce del Dipartimento del lavoro Laurent Paoliello. Nella sentenza, non ancora pubblicata ma trasmessa alle parti, il tribunale ritiene che Uber debba essere considerata come un operatore di una società di trasporti. Pertanto, se Uber intende proseguire l'attività nel cantone dovrà rispettare le legge locali sul lavoro. Nel 2019 il Dipartimento del lavoro ginevrino aveva ordinato a Uber di modificare lo statuto dei conducenti che lavorano per l'azienda, minacciando di vietarne l'attività nel cantone. La società presentò un ricorso che ha avuto effetto sospensivo.

Ora però lo scenario cambia totalmente. La decisione della Corte di Giustizia obbliga la multinazionale, in quanto datore di lavoro, a rispettare il diritto del lavoro. Uber può ancora appellarsi al Tribunale federale entro 30 giorni ed impugnare la decisione. “Non vogliamo uccidere questa attività e non ci sarà alcuna minaccia di blocco immediato contro Uber” ha precisato Paoliello. L'obiettivo non è quello di fare la guerra alla multinazionale, ma di permettere alle persone di «lavorare nel quadro giuridico svizzero». E Uber intanto ha detto che valuterà nelle prossime settimane come agire.

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