lunedì 27 novembre 2023
Frodi assicurative in aumento con un danno stimato di 700 milioni di euro. Quasi un truffato su due non denuncia
Truffe RC auto e moto: più di 2,3 milioni di vittime ogni anno
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In soli 12 mesi sono stati più di 2,3 milioni gli italiani che hanno subito una truffa o un tentativo di truffa nell’ambito dell’assicurazione Rc auto o moto, ben il 300% in più rispetto alla rilevazione dell’anno precedente, con un danno stimato di quasi 700 milioni di euro. Questi sono solo alcuni dei numeri emersi dall’indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat. «Un aumento tanto rilevante delle frodi in un periodo così ristretto», spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it, «può essere letto anche in relazione ai rincari subiti dagli automobilisti e motociclisti per sottoscrivere una polizza e la conseguente voglia di cercare possibilità di risparmiare, purtroppo non sempre affidandosi a metodi sicuri.»
In appena 12 mesi il premio medio pagato in Italia per assicurare un veicolo a quattro ruote è cresciuto del 31,5% arrivando, lo scorso mese, a 610,87 euro, mentre quello per le due ruote è salito del 41,4%, raggiungendo i 572,97 euro. «Gli italiani vogliono risparmiare ed i malfattori sfruttano questa necessità per far cadere nella propria trappola gli utenti», continua Ghizzoni «Basta, però, seguire alcuni semplici accorgimenti per mettersi al riparo dalle frodi e godere a pieno dei vantaggi offerti dai numerosi canali attraverso i quali si può risparmiare sulle assicurazioni auto e moto».

I canali e le vittime prediletti. Se per le truffe Rc auto o moto gli italiani hanno perso complessivamente quasi 700 milioni di euro, l’indagine ha messo in evidenza come il danno medio per ogni truffato sia stato di circa 287 euro, in lievissimo aumento rispetto al 2022 (268 euro). Ma attraverso quali strumenti vengono portate a termine le frodi? Dall’analisi è emerso come il web sia uno dei canali più utilizzati tanto che nel 42% dei casi le truffe o i tentativi di truffa hanno avuto inizio con una falsa email che rimanda a siti clone. In quasi 1 caso su 4, invece, si è trattato di un finto call center; questa modalità risulta più che raddoppiata rispetto alla rilevazione precedente, passando dall’11,1% al 23%. Seguono poi, tra gli strumenti maggiormente utilizzati, gli SMS (21%) ed il porta a porta (20%). Non mancano, infine, le frodi attraverso i social network e le App di messaggistica istantanea, che rappresentano i canali attraverso i quali sono caduti in trappola, rispettivamente, il 9% e l’8% dei rispondenti.

Quasi 1 su 2 non denuncia. Cosa accade dopo la truffa? Purtroppo, quasi 1 vittima su 2 (48%) non denuncia la frode, percentuale pari a quasi 1,2 milioni di italiani; il numero di persone che ha dichiarato di non aver denunciato l’accaduto risulta in aumento rispetto alla rilevazione precedente quando era pari al 41,7%. Tra chi ha deciso di non sporgere denuncia, il 31,3% ha detto di non averlo fatto perché non voleva che i familiari/conoscenti lo sapessero - percentuale più che raddoppiata rispetto allo scorso anno (13,3%) - più di 1 su 4 (27,1%) perché si sentiva ingenuo per esserci cascato, mentre il 20,8% perché il danno economico era basso.

Proprio per insegnare ai consumatori a difendersi e riconoscere le frodi e i tentativi di truffa, Facile.it ha creato una semplicissima guida in cinque punti accessibile online all’indirizzo https://www.facile.it/spazio-sicurezza.html e disponibile anche in formato podcast su Spotify e al sito https://www.facile.it/podcast.html.

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