mercoledì 20 dicembre 2017
Si chiama Holo, lo ha inventato un italiano e consente di proiettare il segnale di pericolo senza doverlo posizionare a distanza dalla vettura
Il triangolo d'emergenza diventa un ologramma
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Il triangolo d'emergenza, quello da posizionare dietro la propria vettura quando ci si ferma, diventa un ologramma: le auto in panne non sono mai state così hi-tech, grazie a un'invenzione italiana. Si chiama Holo e l'ha inventato Fabio Lettieri, il primo cartello di tipo olografico che è in grado di proiettare di notte un segnale di pericolo della dimensione di un metro a una distanza compresa fra 30 e 50 metri dal veicolo fermo. Facile da posizionare, si può appoggiare sul tetto dell'auto, mettendo così al riparo dai rischi che comporta la camminata su strada necessaria per sistemare il triangolo tradizionale.

Utilizzabile sia per le auto sia per le moto, il dispositivo è stato brevettato e al momento è solo un prototipo, comunica l'inventore, ma è stato presentato al ministero dei Trasporti per le pratiche del caso. Dotato di una luce intermittente, capace di attirare l'attenzione degli altri automobilisti in orari notturni, il triangolo-ologramma si basa su un dispositivo alto poco più di 5 centimetri e pesante 150 grammi, ha un involucro impermeabile e una batteria della durata di 5 ore. Al momento Lettieri ha presentato la sua invenzione sulla piattaforma Internet di crowfunding "Ulule" per finanziare il primo test produttivo. Nel video di presentazione di Holo, lo stesso inventore sottolinea lo spirito dell'iniziativa: «Oggi con il cellulare è possibile accendere i termosifoni di una casa in montagna a 300 chilometri di distanza, eppure per posizionare un triangolo stradale di notte bisogna ancora rischiare la vita».

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