venerdì 8 novembre 2013
​Il finanziamento massimo concedibile è di 3mila euro, erogati in una unica soluzione. L'intervento, in particolare, è destinato a famiglie monoreddito o nelle quali entrambi i coniugi non ricevono stipendio o ammortizzatore da almeno due mesi.
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Lavoratori e lavoratrici in difficoltà economiche residenti in Toscana saranno meno soli. Infatti è entrata in vigore la misura sul microcredito, varata dalla Regione per sostenere tutti coloro che hanno necessità di rivolgersi alle banche per un piccolo prestito per fronteggiare una fase di difficoltà.La Regione, grazie a un investimento di cinque milioni, per tre anni, assicura la copertura totale degli interessi e delle garanzie sui finanziamenti erogati. I lavoratori interessati troveranno tutto quanto necessario all'indirizzo www.regione.toscana.it/toscanasolidale, oppure rivolgendosi alle organizzazioni sindacali. Il finanziamento massimo concedibile è di 3mila euro, erogati in una unica soluzione e potrà essere restituito in 36 mesi, con una rateazione mensile."È una misura - commenta l'assessore regionale alle Attività produttive, Gianfranco Simoncini - che abbiamo pensato per sostenere chi da mesi è senza stipendio o non riceve gli ammortizzatori sociali e si trova nella necessità di avere risposte concrete per tirare avanti. Situazioni di questo tipo sono, purtroppo, molto frequenti in questo periodo di crisi protratta, sia in conseguenza dei ritardi dello Stato nell'erogazione della cassa integrazione, sia della insufficiente risposta per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga. La Regione farà di tutto perchè questa misura, con la collaborazione del mondo bancario toscano, riesca a dare una risposta, sia pure non completa, almeno tempestiva e in grado di alleviare i problemi e le necessità più impellenti di tante famiglie".I destinatari dell'intervento sono lavoratori e lavoratrici dipendenti, residenti in Toscana, che da almeno due mesi non ricevono lo stipendio o che sono in attesa di percepire gli ammortizzatori sociali. L'intervento, in particolare, è destinato a famiglie monoreddito o nelle quali entrambi i coniugi sono nella stessa situazione (ovvero non ricevono stipendio o ammortizzatore da almeno due mesi). I lavoratori e le lavoratrici che ritengono di poter accedere a questa misura possono farsi assistere dai sindacati per istruire, in forma del tutto gratuita, la pratica che dovrà poi essere inoltrata a una delle banche che ha sottoscritto l'accordo.I lavoratori si possono rivolgere a tutti gli sportelli Cgil, Cisl e Uil. L'intervento regionale è rivolto, da una parte, a dare una garanzia totale sul prestito, dall'altra, attraverso Fidi Toscana, a coprire integralmente il costo di interessi. Sarà Fidi Toscana a erogare al lavoratore il corrispettivo degli interessi entro 30 giorni dall'erogazione del finanziamento garantito. E dato che, nel primo anno, il lavoratore sarà tenuto a restituire esclusivamente gli interessi, l'intervento della Regione gli consentirà di iniziare a restituire il prestito, di fatto, a partire dal 13esimo mese."Per quanto parziale - prosegue Simoncini - questo intervento potrà dare risposta a un numero significativo di lavoratori e lavoratrici in difficoltà. Il fondo di cinque milioni di euro stanziato annualmente dalla Regione, destinato in parte al pagamento degli interessi e in parte alle garanzie, permetterà di attivare prestiti cinque volte superiori: questo consentirà nell'arco triennale in cui si articolerà questa misura di poter concedere oltre 15mila prestiti". Le banche che sin qui hanno aderito a questo intervento di microcredito e che, vista la loro presenza sul territorio, ne permetteranno una diffusione capillare sono: Casse di Risparmio di Firenze, di Volterra, di San Miniato, di Pistoia e della Lucchesia, del Monte dei Paschi di Siena, di Banca Etruria, delle Banche di credito cooperativo di Castagneto Carducci e di Cambiano, Unicredit, Banca Etica, Banca Federico del Vecchio.
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