giovedì 22 maggio 2014
Aziende, enti e studi professionali aprono le porte ai figli dei dipendenti con l'obiettivo di mostrare ai più piccoli gli ambienti di lavoro dei genitori.
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Wind, Randstad, Psa Peugeot Citroën, Prenatal, Whirlpool e Università di Ferrara. Sono solo alcune delle aziende, enti e studi professionali che hanno aderito a Bimbi in ufficio con mamma e papà aprendo, venerdì 23 maggio, le porte ai figli dei dipendenti con l'obiettivo di mostrare ai più piccoli gli ambienti di lavoro dei genitori.Un'iniziativa che viene vista con favore non solo dalle aziende aderenti, ma anche da Alfio Cascioli, psicologo del lavoro e uno dei massimi esperti in materia di strategie motivazionali. "È importante sia per gli adulti che per i bambini - spiega - condividere una giornata in ufficio. È una presa di coscienza reciproca, soprattutto dal punto di vista dei più piccoli. Questi ultimi, infatti, hanno l'opportunità di osservare cosa fanno i genitori in quei momenti della giornata in cui non sono con loro. È un'esperienza e come tale è un momento di crescita"."Bisogna stare attenti - avverte Cascioli - a spiegare ai bambini in cosa effettivamente consiste il lavoro dei genitori. Per questo, è importante che a una conoscenza visiva e tattile si accompagni una comunicazione che racconti gli aspetti non solo positivi, ma anche negativi della vita aziendale. Non dimentichiamo che negli ambienti di lavoro ci si ammala e regna un clima di insicurezza tale da alzare il livello di stress che, negli ultimi anni, ha raggiunto lo status di patologia".
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