lunedì 12 maggio 2014
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Via libera al ticket sulle pensioni d'oro. I pensionati che incassano più di 91.252 euro, anche cumulando più di una pensione, a partire dalla rata del corrente mese di maggio sono costretti a rinunciare a una quota della propria rendita di importo variabile tra il 6, il 12 e il 18 per cento. Il via libera è arrivato dall'Inps che, nel messaggio n. 4294/2014, mette in opera quanto previsto dalla legge n. 147/2013 (legge di Stabilità 2014) che ha istituto appunto, a decorrere dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2016, un contributo di solidarietà sui trattamenti pensionistici corrisposti esclusivamente da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie e sui vitalizi previsti per coloro che hanno ricoperto funzioni pubbliche elettive erogati dagli organi costituzionali, dalle Regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano.Si tratta del secondo tempo di un film già visto. Infatti, con la legge Stabilità 2014, il Governo ha riprovato a introdurre una misura già prevista dalla Manovra estiva dell'anno 2011 (allora si chiamava “contributo di perequazione”), ma poi dichiarata incostituzionale con sentenza n. 216/2013. La Suprema Corte Costituzionale, in particolare, ha censurato l'ex contributo di perequazione perché avente squisitamente «natura tributaria», cioè di «imposta» in quanto finalizzata al risparmio di spesa pubblica e così, dunque, mancando di rispettare i principi di uguaglianza, perché applicato a una sola categoria di cittadini, cioè a soli pensionati. Al fine di superare questi rilievi d'incostituzionalità, il nuovo ticket è stato introdotto come «contributo di solidarietà», versato in favore delle stesse gestioni previdenziali obbligatorie e non più alle casse dello Stato.Il nuovo ticket va versato dal 1° gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2016. Colpisce i pensionati con assegni (la somma di tutte le pensioni percepite) superiori a 91.252 euro (14 volte il trattamento minimo Inps che nel 2014 è pari a 6.518 euro) che devono pagare un'aliquota del 6% sulla parte eccedente tale importo e fino a 130.359 euro (20 volte il minimo); del 12% sulla parte oltre i 130.360 e fino a 195.536 euro (30 volte il minimo); e del 18% sulla parte eccedente quest'ultimo importo. Rispetto alla versione incostituzionale (il c.d. «contributo di perequazione»), il nuovo ticket prevede un campo di applicazione più ristretto. Infatti, mentre il vecchio si riferiva a tutte le pensioni obbligatorie e anche a quelle integrative (cioè anche a quelle erogate dai fondi pensione), il nuovo contributo guarda esclusivamente alle pensioni obbligatorie. La trattenuta viene applicata a partire dalla rata di pensione di maggio 2014. L'importo del conguaglio riferito al periodo precedente, da gennaio ad aprile, se superiore a 40 euro, viene rateizzato da maggio a dicembre. In analogia a quanto stabilito dall'Agenzia delle entrate (circolare n. 4/E del 28 febbraio 2012), conclude il messaggio Inps, il contributo di solidarietà è deducibile dal reddito in base al principio di competenza e ha effetto anche ai fini del calcolo delle addizionali regionali e comunali all'Irpef.
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