martedì 6 febbraio 2018
In occasione dei Milano Unica, la fiera del settore, diffusi i dati sull'anno appena concluso: fatturato di 7,9 miliardi
Tessile, il made in Italy conquista la Cina
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Inversione di tendenza per il comparto tessitura made in Italy, che rappresenta il 15% dell’intero settore moda. Secondo le stime di Sistema Moda Italia, diffuse in occasione dell’inaugurazione di Milano Unica alla Fiera di Rho, il 2017 dovrebbe chiudere con una crescita dell’1,3% con un fatturato complessivo di 7,9 miliardi di euro. A incidere sulle vendite sia l’export sia il mercato interno, stabile l’occupazione. Per quanto riguarda il 2018 le attese sono positive. Gli ordini in portafoglio per la primavera estate, sono buoni, in particolare i tessuti pettinati indicano una crescita del 5,1%. Per quanto riguarda l’export, nel 2017 si assiste a un incremento che dovrebbe attestarsi a +0,8%, portando il fatturato estero a 4,3 miliardi di euro. Contemporaneamente le importazioni registrano un aumento dell’1,3%, oltrepassando i 3 miliardi. Nei primi dieci mesi dello scorso anno, sul fronte delle macro aree di riferimento per l’export, si assiste a una evoluzione dicotomica: l’Ue (incide per il 51,1%) in lieve flessione. Avanza la Cina, interessata da un aumento del 12,4%; i 186 milioni di export venduti in Cina, se sommati ai 125 di Hong Kong (pur in calo del 2,9%), fanno si che l’area Cina Hong Kong risulti il primo mercato della tessitura Made in Italy, superando la Germania (311 milioni contro 291). La 26esima edizione di Milano Unica vede una crescita a doppia cifra gli espositori (+14%): in 51 si aggiungono oltre a 4 espositori selezionati dell’Osservatorio Giappone e dai 20 dell’Osservatorio Corea, per un totale generale di 470 imprese tessili. «La crescita a doppia cifra degli espositori - ha detto Ivan Scalfarotto, sottosegretario allo Sviluppo Economico - è la conferma che la scelta strategica di anticipare le date del Salone si è rivelata lungimirante. La vera sfida oggi è gestire in modo armonico sostenibilità e sviluppo, approccio digitale e cultura artigianale, la tradizione del tessile italiano con le nuove tendenze». Il settore del tessile-abbigliamento riveste grande importanza economica per l’Italia. Con oltre 400.000 addetti, 47.000 aziende, l’Italia è il secondo esportatore mondiale di articoli di abbigliamento.

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