venerdì 13 gennaio 2012
Lo ha dichiarato il presidente dell’Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro (nella foto), a margine dell’incontro istituzionale con il sottosegretario del ministero del Lavoro, Michel Martone, sul recepimento della Direttiva Europea n.104/2008 relativa al lavoro in somministrazione.
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​«Ora restano tempi stretti per semplificare e favorire l’occupazione attraverso le Agenzie per il lavoro». Lo ha dichiarato Federico Vione, presidente di Assolavoro, l’Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro, a margine dell’incontro istituzional,e con il sottosegretario del ministero del lavoro, Michel Martone, sul recepimento della Direttiva Europea n.104/2008 relativa al lavoro in somministrazione.«O si riesce a trovare in tempi brevi una sintesi tra le diverse posizioni in campo - precisa Vione - e si interviene per agevolare l’ingresso e il ricollocamento soprattutto dei soggetti svantaggiati, o altrimenti è meglio evitare qualsiasi alterazione della normativa vigente.  L’iter legislativo della Direttiva dovrebbe concludersi entro il prossimo 3 febbraio. Si profila, infatti, il rischio che, invece di cogliere le sollecitazioni che vengono dall’Europa e rimuovere gli ostacoli che limitano senza ragione la diffusione della somministrazione, si possa addirittura andare verso un inutile appesantimento burocratico che potrebbe aprire a interpretazioni atte a creare contenziosi».«La somministrazione – continua il presidente di Assolavoro - come è ampiamente riconosciuto dalla parte sindacale, è la forma di flessibilità più tutelata, l’unica che garantisce stessi diritti, stesse tutele, stessa retribuzione lavoro alle dirette dipendenze delle aziende e offre in più un miniwelfare finanziato con risorse private delle Agenzie». «Le considerazioni del ministero del Lavoro e in particolare del prof. Martone - sottolinea Vione - che ha affermato che l’importanza del lavoro in somministrazione sarà tenuta in conto nella riforma complessiva del mercato del lavoro, rappresenta un’ulteriore conferma del valore aggiunto del settore e aprono all’opportunità di unire i due tavoli (quello di oggi sulla Direttiva e quello generale sul lavoro) così da rendere più snelle le interlocuzioni e cogliere l’opportunità di semplificare il contratto di somministrazione e favorire l’ingresso nel mercato di giovani e meno giovani».«Se l’obiettivo è prendere il nostro settore a modello, gli interventi legislativi non possono che essere coerenti – ha aggiunto Vione - e mirare a una sua maggiore diffusione: in Italia l’incidenza della somministrazione è intorno all’1,2% contro una media europea di circa il 2%, soprattutto a scapito delle finte partite Iva: 400mila secondo l’Isfol e delle collaborazioni monocommittenti, circa 800mila secondo l’Inps».
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