mercoledì 18 gennaio 2023
Una Direttiva dell'Ue obbliga a produrre entro il 2024 i "tethered cap" in modo da favorire il riciclo ed evitare la dispersione di plastica nell'ambiente. Numerose le iniziative benefiche
Riciclare tappi fa bene all'ambiente e al cuore

Riciclare tappi fa bene all'ambiente e al cuore - Archivio

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Belli i tappi di plastica. Colorati e pratici. Ma anche molto inquinanti. Infatti si trovano spesso dispersi nell'ambiente. Tanto che nel 2019 l'Unione Europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la Direttiva 2019/904 per fare il punto sulla situazione dei rifiuti plastici sul Vecchio Continente. «Nell’Ue, dall’80 all’85 % dei rifiuti marini rinvenuti sulle spiagge sono plastica – si legge nella Direttiva –. Di questi, gli oggetti di plastica monouso rappresentano il 50 %. I tappi e coperchi di plastica dei contenitori utilizzati per bevande sono tra gli oggetti di plastica monouso più frequentemente rinvenuti sulle spiagge dell’Ue. Pertanto, i contenitori per bevande che sono prodotti di plastica monouso dovrebbero poter essere immessi sul mercato solo se soddisfano determinati requisiti di progettazione che riducono in modo significativo la dispersione nell’ambiente dei tappi e coperchi di plastica». Ecco come è nata l’idea di rendere obbligatorio entro il 2024 per le aziende che vogliono vendere i propri prodotti in bottiglie monouso in Ue la presenza del tappo collegato tramite una linguetta alla ghiera (il cosiddetto tethered cap) per le bottiglie delle bevande che contengono fino a tre litri di liquidi. Evitando che il tappo si stacchi è molto più difficile che questo finisca disperso nell’ambiente e non venga gettato correttamente nella raccolta differenziata della plastica. Ma un altro modo per smaltirli è raccoglierli per beneficenza. Una tonnellata di tappi, che corrisponde a più di 400mila tappi, rende circa dai 150 ai 200 euro a seconda del centro di raccolta, una somma di denaro che potrebbe coprire la spesa per acquistare una sedia a rotelle, contribuire alle spese veterinarie in canili e gattili o ancora rappresentare una donazione importante a scopo benefico. Il modello di riferimento della raccolta di tappi di plastica è una realtà francese, un'associazione di volontariato attiva da diversi anni che si chiama Bouchons d’amour (Tappi d’amore). L’associazione conta 97 punti di raccolta che coprono tutta la Francia, ognuno coordinato da un capo area, che oltre a gestire la raccolta deve trovare i locali idonei per depositare i tappi. Bouchons d'amour dichiara di aver raccolto oltre 485 milioni di tappi, pari a 1.167 tonnellate di plastica da riciclo. Un risultato importante anche da un punto di vista economico, che ha fruttato oltre 90mila euro, utilizzati per la costruzione di un orfanotrofio in Madagascar e la realizzazione di diversi altri progetti per portatori di handicap. Ma sono tanti gli esempi anche in Italia. Sono più di una ventina le sedie a rotelle donate alla Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro dal gruppo di volontari che si sono occupati di raccogliere sacchi e sacchi di tappi di plastica. In diversi anni di attività sono stati raccolti e lavorati più di 30mila chili di tappi, anche grazie alla collaborazione di numerosi plessi scolastici sul territorio. Nel 2019 la Fondazione Malattie del Sangue Onlus ha raccolto ben 155,5 tonnellate di tappi di plastica. In questo caso il ricavato è stato destinato a progetti di ricerca biologica e genetica. E poi ci sono i tappi di plastica raccolti dall'associazione Gattolandia di Monza. Grazie al coinvolgimento dei volontari legati all’associazione, in poco tempo è stato possibile raccogliere una quantità enorme di tappi per sostenere qualche spesa veterinaria per gli ospiti del gattile. In campo ci sono anche illustri club, come i Rotary, ma anche gruppi che cercano fondi per la ricerca, per le scuole, per gli ospedali. A Brescia, grazie alla raccolta di plastica degli alunni, sono stati pagati i rifornimenti di cancelleria, come nel Viterbese, dove invece si sono comprate penne e quaderni per tutti i ragazzi. Grazie ai tappi riciclati sono arrivati fondi all’Associazione Giovanni XXIII che si occupa, tra l’altro, di assistenza agli anziani, e anche negli ospedali ci sono donazioni che partono proprio dai tappi di plastica. In Piemonte, e in particolare nei comuni di Alba e Bra, la onlus Ampelos ha varato un progetto a 360 gradi per utilizzare la raccolta dei tappi come leva per avere i fondi necessari per la costruzioni di impianti idrici di acqua potabile a Meki, in Etiopia. In Veneto, la onlus Avapo Mestre raccoglie i tappi, li consegna ai Centri di riciclo e con il ricavato sostiene i malati oncologici e le loro famiglie. La raccolta cresce anno dopo anno: soltanto nel 2021 è arrivata a superare 15mila chilogrammi. I tappi e i coperchi di plastica da raccogliere sono quelli delle bottiglie di acqua, delle bevande in genere, dei succhi di frutta, del latte, dei detersivi, del dentifricio e delle creme spalmabili. È consigliabile controllare il codice che indica il tipo di materiale e verificare che sia presente una delle seguenti sigle: Hdpe o Pehd e il numero 2 (polietilene ad alta densità); Ldpe, Peld o Pe e il numero 4 (polietilene a bassa densità); Pp e il numero 5 (polipropilene). Inoltre bisogna assicurarsi che tappi e coperchi siano tutti ben puliti e non mischiarli con altri tipi di plastica, che potrebbero abbassare la qualità del riciclo o addirittura renderlo impossibile. Ovviamente tappi in sughero, in metallo o in altro materiale non vanno bene. I tappi devono essere poi raccolti nei comuni sacchi per i rifiuti (quelli neri della spazzatura vanno bene). L'aspetto positivo è che in questo modo è più facile e immediato sensibilizzare la comunità e creare una rete di volontari in grado di attivarsi in svariate iniziative benefiche: dall'acquisto di sedie a rotelle all'adozione a distanza di qualche bambino costretto a vivere in condizioni di disagio economico, dal contributo per l'acquisto di un'ambulanza alle crocchette per cani e gatti ospiti nei rifugi per animali abbandonati. In Italia ci sono moltissimi Centri di raccolta, basta fare una veloce ricerca sul web per trovare quello più vicino. Di solito questi Centri tendono a pagare dieci euro per ogni quintale di polietilene. L’alternativa è quella di trovare aziende che lavorano con la plastica: il contatto diretto senza intermediari può alzare il prezzo fino a 25 euro per quintale. Ecco alcune delle associazioni che in Italia si occupano della raccolta dei tappi di plastica per finanziare i rispettivi progetti: Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, Gruppo Ecoimballaggi, Movimento Adulti Scout, Insieme per l’India, Associazione Lombarda Cooperative di Produzione e Lavoro, Amico dell’Ambiente, Associazione Elfo Avventure. Il riciclo dei tappi di plastica ha dei vantaggi anche dal punto di vista energetico: basti pensare che per ottenere un chilogrammo di Hdpe sono necessari 1,75 chilogrammi di petrolio in termini di energia e di materia prima. Dopo i dubbi iniziali, le aziende si sono adeguate. Coca-Cola, per esempio, ha esteso i tappi uniti alla bottiglia a tutti i marchi del proprio portafoglio, con l’obiettivo di semplificare la raccolta e il riciclo e ridurre la dispersione e l’impatto della plastica sull’ambiente. Un’innovazione importante che conferma l’impegno per rendere le confezioni sempre più sostenibili e che anticipa le disposizioni contenute nella Direttiva sulle chiusure degli imballaggi in plastica per bevande.​​ Insomma, riciclare tappi fa bene all'ambiente e al cuore.

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