mercoledì 30 settembre 2020
Arriva sul mercato l'ibrido plug-in nato dalla collaborazione con l'altro marchio giapponese. Misure, cilindrata e prezzi impegnativi, ma tanta qualità e tecnologia
Suzuki ACross, il primo Suv a metà con Toyota
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E' la Suzuki che non ti aspetti. Grande, spaziosa, quasi troppo rispetto al necessario. Ma rifinita bene e ricca di contenuti tecnologici. Si chiama ACross e rappresenta il primo passo di quell'accordo con Toyota di cui Suzuki può beneficiare per pescare a piene mani su alcuni plus tecnologici come il plug-in che sviluppati da soli, costano troppo e non sarebbero convenienti. Questa vettura di fatto mette Suzuki su un piano diverso rispetto al passato. Le piccole ibride cittadine, i Suv e crossover universalmente apprezzati della gamma Suzuki, trovano adesso una sorella maggiore in listino che soddisfa chi apprezza la tecnologia ibrida, vuole essere proiettato nel futuro e cerca qualcosa per distinguersi.

Non c'è dubbio che la base Toyota offra serietà e garanzie di esperienza di lunga data nel settore, per cui chi dovesse avvicinarsi a un prodotto gemello, ma marcato Suzuki, potrebbe restare in un primo tempo interdetto. Ma basta salire a bordo, verificare la qualità della vettura, la strumentazione e quello che può dare questa ACross e i dubbi svaniscono. Anzi, potrebbe essere l'affare del momento visto che nella differenziazione, Suzuki potrebbe essere in vantaggio. Per cui vedere un SUV ibrido plug-in a trazione integrale di queste dimensioni, con un bel marchio Suzuki davanti, è il segnale di come la Casa nipponica stia guardando al futuro senza trascurare nessun dettaglio.

Ben fatta, solida, con tre motori elettrici e un differenziale epicicloidale (meglio di un classico CVT per intenderci), un motore benzina 2.5 ciclo Atkinson (ovvero cilindrata grande, ma consumi ridotti perché opera nella fascia di coppia adeguata) e un totale di 306 cavalli fra elettrico e benzina, ne fanno un prodotto anche scattante, non diciamo sportivo, ma sufficiente per togliersi qualche bella soddisfazione in ripresa. Di sicuro ACross è un veicolo riservato a pochi, intenditori specialmente, amanti della tecnologia, con una visione del futuro proiettata all'ambiente e al godimento della guida.

Se si pensa che l'autonomia massima in elettrico è di 98 km teorici, di cui 75 effettivi in tutte le condizioni e calcolando la percorrenza media che si fa al giorno, viene quasi da dire che è una elettrica che va anche a benzina quando serve. Infine il prezzo: si parte da circa 58 mila euro che coi vari incentivi statali possono arrivare a 48 mila. Un prezzo impegnativo ma adeguato per misure, potenza, caratteristiche e rifiniture della vettura, curata nei particolari e nel dettaglio come si deve. Inoltre, viene garantita l'assistenza anche di personale specializzato per l'installazione della colonnina di ricarica a casa e la profilatura del cliente. Anche questo è un pregio da aggiungere alla nuova Suzuki ACross.

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