giovedì 11 maggio 2023
Il governo avrebbe intenzione di abolire le imposte che hanno scarsa utilità fiscale per le casse pubbliche. L'Aci esulta: "Era un'anomalia assurda"
Ore contate per la tassa che non porta gettito allo stato
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Ancora non è ufficiale, ma dovrebbe diventarlo presto. Una delle tasse più odiate e discusse dagli automobilisti italiani potrebbe essere abolita prima dell'estate. Il viceministro dell'Economia e Finanze, Maurizio Leo, ha dichiarato infatti che il governo punta a dire addio alle micro-imposte che incidono sulle tasche degli italiani ma che hanno una scarsa utilità fiscale per le casse pubbliche. Tra gli emendamenti all’esame delle Commissioni Finanze e Bilancio spunta anche la cancellazione del Superbollo, ovvero il balzello applicato - in aggiunta alla tassa normale - alle vetture la cui potenza eccede i 185 kW (252 Cv), che mai ha generato il gettito per cui era stato ideato più di 11 anni fa.

Il provvedimento era stato reintrodotto dal governo Berlusconi e reso effettivo nel 2011 dal governo Monti, che abbassò la soglia di potenza oltre cui scatta la tassa, fissandola appunto a 185 kW. Oltre tale soglia, in aggiunta al bollo regionale, si pagano 20 euro per ogni kW aggiuntivo ai 185. La medesima tassa prevede che l’importo scenda a 12 euro dopo 5 anni dalla prima immatricolazione dell’auto, 6 euro dopo 10 anni, 3 euro dopo 15 anni e abolizione dopo i 20 anni. Par fare qualche esempio, oggi un'Alfa Romeo Giulia 2.0 turbo da 280 Cv paga 1.088,22 di Superbollo l'anno, che diventano 2.210,11 euro per un'Audi A6 allroad 55 TDI 3.0.

La tassa era nata con l'intento di aumentare le entrate dello stato, ma alla prova dei fatti non è mai stato così perchè il provvedimento ha avuto effetti negativi in tal senso, generando un crollo delle vendite delle vetture di alta cilindrata e potenza, generalmente quelle dal costo e dai consumi maggiori, e diminuendo gli incassi dell'Iva in maniera spesso superiore a quanto incassato con il Superbollo. La sua probabile abolizione è stata commentata in maniera entusiasta dal presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani. "Un grande grazie - dice - va al Governo da parte degli automobilisti italiani, per aver compreso come questa supertassa rappresenti un'anomalia il cui unico effetto è quello di distorcere e deprimere il mercato automobilistico nazionale che annovera, tra l'altro, i più prestigiosi costruttori automobilistici mondiali. La sua abolizione riconsegnerà piena libertà nella produzione e nell'acquisto dell'auto, senza artificiali limitazioni".

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