venerdì 5 agosto 2011
I corsi estivi, alcuni dei quali in lingua inglese, sono organizzati nella maggior parte dei casi dalle Alte Scuole dell'Ateneo.
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L'Università Cattolica promuove anche quest'anno le summer school, programmi intensivi di alta formazione rivolti a studenti, neolaureati, giovani professionisti, italiani e stranieri, accomunati dalla voglia di approfondire la conoscenza di particolari tematiche o avvicinarsi a determinate discipline scientifiche. I corsi estivi, alcuni dei quali in lingua inglese, sono organizzati nella maggior parte dei casi dalle Alte Scuole dell'Ateneo: Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed), Economia e Relazioni Internazionali (Aseri), Psicologia (Asag), Economia Agro-Alimentare (Smea) e Ambiente (Asa). Le summer school della Cattolica nascono con la finalità di fornire un aggiornamento professionale e culturale, rappresentando un'ottima occasione di lifelong learning. Hanno una durata di una o due settimane, analizzano aree tematiche differenti e sono tenute da docenti dell'Ateneo del Sacro Cuore, da professori provenienti da prestigiosi atenei internazionali, nonché da professionisti di imprese e istituzioni.Tratto distintivo dei programmi estivi dell'Ateneo di largo Gemelli è puntare, da una parte, su temi che hanno una tradizione consolidata: basti pensare all'agro-alimenatare, agli studi danteschi, alle relazioni internazionali, ai diritti umani, alla famiglia e ai format televisivi.Dall'altra, scegliere argomenti innovativi e al passo coi tempi, come il green marketing e i new media. Tra le novità 2011, va segnalato anche il corso Transferable skills in doctoral education.Una formula consolidata, quella delle summer school, che sembra dare i suoi frutti. Nel 2010, infatti, sono stati più di 250 gli iscritti ai diversi programmi estivi della Cattolica (nel 2007 gli iscritti erano 180), di cui il 92% proveniente dall'Italia. A farla da padrone il Nord con una percentuale del 67%, seguito da Sud e Isole (20%) e dal Centro (13%). Diversificata l'età dei partecipanti compresa tra i 19 e i 60 anni, con punte nella fascia dei 24-29 e dei 30-35 anni. Alte, comunque, le percentuali relativealle fasce di età comprese fra i 36-45 e i 46-60. Pubblico di riferimento delle summer school restano i laureati, che rappresentano il 53% dei frequentanti, e i "diplomati" (17%), categoria che include sia studenti universitari in attesa di conseguire il titolo, sia professionisti non in possesso di laurea. Quanto al target, i programmi estivi, pur se diversificati nei contenuti, risultano particolarmente attrattivi fra i professionisti (58%), cui seguono studenti universitari (22%), neolaureati (15%) e dottorandi (5%). Infine, tra le motivazioni che hanno portato alla scelta di frequentare un corso di questo tipo spiccano il desiderio di acquisire una buona preparazione professionale, cogliere occasioni formative anche durante le vacanze estive, migliorare le opportunità di carriera e aumentare le possibilità di trovare lavoro.Come già nel 2010, l'Università Cattolica è partner del circuito Milano summer school (www.milanosummerschool.com). Il progetto, che coinvolge i maggiori atenei ambrosiani, è stato attivato dal Comune del capoluogo lombardo con l'obiettivo di contribuire a potenziare l'appeal della città come polo universitario internazionale, anche durante i mesi estivi.
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