mercoledì 27 aprile 2022
Ottime qualità e prestazioni per il suo primo modello 100% a batteria, scelto dal marchio giapponese per abbattere le emissioni medie di CO2 della gamma
Subaru Solterra, l'elettrica per forza che finisce per stupire
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Sole e Terra insieme per inseguire la sostenibilità anche nel nome. E l’alleanza con Toyota per condividere un’unica piattaforma modulare e beneficiare della sua esperienza in fatto di batterie. Parte da qui l’avventura di Subaru nel nuovo mondo elettrico.
La prima vettura della storia esclusivamente con la spina del marchio delle Pleiadi si chiama Solterra e arriverà sui mercati a fine giugno per assolvere in realtà a un obbligo più che a un bisogno. L’onestà di ammetterlo – come è stato fatto dai manager Subaru in occasione del primo test drive della vettura – rende merito a un marchio che da sempre ha fatto della trasparenza e dell’affidabilità il suo fiore all’occhiello. E sdogana finalmente la verità sull’elettrico, tecnologia costosa, elitaria e per ora solo futuribile su larga scala che i costruttori fingono di sposare per convinzione mentre il matrimonio è prima di tutto di interesse.

«La nuova Solterra – spiega infatti Nicola Torregiani, direttore vendite di Subaru Italia – con la sua alimentazione 100% a batteria è un modello indispensabile per consentirci di abbassare la media di CO2 della gamma che è sempre più ibrida ma che paga 5 milioni di euro di multa l’anno in base alle regole europee sulle emissioni. Solterra ci consentirà di abbattere il 30% di questi costi».
Una scelta forzata quindi, e un primo “assaggio” in un mondo nuovo per Subaru preparato in società con chi lo frequenta da più tempo, ma con grande qualità. Subaru infatti è riuscita a uscire dagli schemi meccanici normali anche per il suo primo modello elettrico, riproponendo a “emissioni zero” tutte le peculiarità che l’hanno fatta grande, e cioè caratteristiche aerodinamiche, funzionalità, trazione integrale, ma anche grinta, presenza su strada e attenzione al cliente con gli 8 anni di garanzia su tutte le componenti della vettura offerti a riprova della fiducia nella qualità del prodotto.

Com'è. Dal punto di vista estetico, le dimensioni sono poco più abbondanti di quelle della della Forester (4,70 metri di lunghezza), con grandi spazi interni anche per i passeggeri posteriori. La Solterra trasmette subito una sensazione di solidità, con un design spigoloso e molto elaborato nel frontale con lo scudo esagonale che richiama, in veste moderna, quello tipico delle Subaru ed è il punto di avvio di linee e superfici che arrivano fino alla coda con una apprezzabile continuità tra cofano motore, parabrezza, tetto e portellone. All'interno, materiali di qualità e strumentazione all'avanguardia contribuisco a posizionarla nel segmento pre-luxury, quello per intenderci di Ford Mustang Match-E e Kia Ev-6. Ottima l'abitabilità e la capacità del bagagliaio (441 litri).

Come va. Se dobbiamo riassumere con un parola l'impressione che abbiamo ricavato dal primo contatto al volante, la parola sarebbe: sorprendente. La Solterra, forte di due motori elettrici - che erogano complessivamente 215 Cv con una coppia di 168,5 Nm ognuno e circa 450 km di autonomia dichiarata - offre un comportamento su strada del tutto comparabile a quello di una Subaru AWD termica. Dove poi la sorpresa diventa stupore è lontano dall’asfalto, dove la vettura è assolutamente a suo agio grazie alla trazione integrale e l’X-Mode che permettono di percorrere salite e discese con percentuali importanti di pendenza anche limitando automaticamente la velocità a 10 km/h. Nel pur limitato periodo di guida di questo primo test con il crossover elettrico delle Pleiadi, è stato possibile apprezzare sia la prontezza di risposta del sistema propulsivo (la coppia è immediatamente disponibile al 100%) per un'accelerazione vigorosa e lineare, sia la possibilità di regolare la risposta del pedale dell'acceleratore su tre differenti livelli. Lo si fa con il Drive Mode, un pulsante sulla console centrale, che prevede le impostazioni Normal, Eco e Power. Solterra gestisce efficacemente anche ricarica delle batterie attraverso il pulsante S-Pedal da premere alla partenza. Come alternativa all'S-Pedal il pilota può utilizzare le palette dietro al volante durante le marcia, senza preimpostare questa funzione.

Quanto costa. La vettura è già ordinabile, anche se anche Solterra dovrà fare i conti con il problema storico di Subaru, almeno in Italia, cioè la poca disponibilità di prodotto, con la domanda superiore all'offerta che penalizza quantitativamente le immatricolazioni, e che spinge sempre più il marchio a orientarsi verso una politica che mira alla profittabilità più che ai volumi. Ancora non ufficiali i prezzi, che dovrebbero però partire da 60.000 euro per il primo dei due allestimenti previsti, (quindi ben oltre la soglia che consentirebbe di accedere agli incentivi) per un mercato di nicchia ma, come detto, fondamentale per Subaru.






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