Diffondere tra i giovani che si stanno avvicinando per la prima volta al volante di una vettura attraverso gli istruttori delle scuola guida i concetti di una nuova mobilità, attenta alle esigenze delle persone che si
devono spostare in modo sostenibile, soprattutto nei centri urbani. Questo l'obiettivo del progetto Pole Position sviluppato da Stellantis con Unasca (Unione Nazionale Autoscuole, Studi di Consulenza Automobilistica).
L'iniziativa è suddivisa in più fasi che coinvolgeranno dapprima i formatori di Unasca, quindi le autoscuole e infine i giovani che stanno per sostenere l'esame di guida. Oltre 3 mila gli istruttori interessati dal progetto che contribuiscono al conseguimento di circa 1 milione di patenti e al rinnovo di altre 3 milioni ogni anno.
"Il progetto Pole Position - spiega Roberto Di Stefano, responsabile di e-Mobility Stellantis - è un nuovo tassello delle numerose attività che abbiamo avviato per diffondere la cultura dell'e-Mobility presso i giovani, in particolare tra chi sta avvicinandosi alla guida. E sapendo che, per forza di cose, già il futuro immediato della mobilità sarà sempre più elettrico, è fondamentale indirizzare i neo-patentati verso una guida più responsabile e sostenibile".
La prima fase parte in questi giorni con un “pacchetto formativo” incentrato su tecnologia di base, modalità di ricarica, stili di guida, caratteristiche specifiche dell’elettrificazione, manutenzione e sicurezza. Questo percorso è una sorta di “formazione dei formatori” in quanto è rivolto a 60 esperti di UNASCA, i quali avranno poi il compito di rivolgersi agli oltre 3 mila istruttori distribuiti sul territorio nazionale che, infine, diffonderanno ai giovani in procinto di ottenere la patente di guida a partire da metà marzo le informazioni apprese.
Diversi i passaggi di questa prima fase, che inizia con un corso on-line disponibile su una innovativa piattaforma già utilizzata da Stellantis per il training dei dipendenti, prosegue con lezioni (circa tre ore la durata complessiva) in classi virtuali, termina con un test di apprendimento e con una sessione di test drive. I 60 esperti UNASCA avranno in questo modo gli elementi necessari per diffondere la cultura della e-Mobility agli oltre 3 mila istruttori, ai quali spetterà il più difficile compito di avvicinare a questi temi, sempre più importanti ed essenziali. "La preziosa formazione dei futuri conducenti in Autoscuola - spiega Emilio Patella, Unasca Centro Studi Cesare Ferrari - contribuirà a trasferire nozioni, capacità e sicurezza alla guida sfruttando le nuove tecnologie "green", affiancate agli innovativi dispositivi di sicurezza stradale".
La collaborazione tra Stellantis e UNASCA non si ferma tuttavia alla sola formazione. Sono infatti in fase di progettazione altre attività con molteplici obiettivi. Non solo fornire strumenti agli istruttori per svolgere nel miglior modo possibile il loro difficile compito, ma anche convenzioni per la preparazione e l’acquisto da parte della scuole guida di vetture ibride dei segmenti A e B della gamma Stellantis – come per esempio le Fiat Panda e 500 e la Lancia Ypsilon – che hanno le caratteristiche adatte per essere utilizzate dalle autoscuole.