mercoledì 12 ottobre 2022
La disciplina è fissata da un decreto a firma del ministro del Lavoro e del ministro dell’Economia. I benefici sono di tipo fiscale e contributivo (esenzione delle retribuzioni)
I benefici riguardano le imprese a vocazione sociale

I benefici riguardano le imprese a vocazione sociale - Foto tratta dal blog autismocomehofatto.com

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In arrivo incentivi alle start up a vocazione sociale che assumono lavoratori con disturbi dello spettro autistico. Gli incentivi, di tipo fiscale e contributivo (esenzione delle retribuzioni), sono sia a favore dei lavoratori che dei datori di lavoro. La disciplina è fissata da un decreto a firma del ministro del Lavoro e del ministro dell’Economia. Beneficiarie del nuovo incentivo sono le imprese qualificate start up a vocazione sociale, ossia start up operanti come impresa sociale. Ai fini del riconoscimento degli incentivi sono richiesti alcuni requisiti: residenza in Italia; costituzione da non più di 60 mesi; impiego di lavoratori con disturbi dello spettro autistico, come dipendenti o collaboratori, per un periodo di almeno un anno, in proporzione uguale o superiore ai due terzi della forza lavoro complessiva. Riguardo ai soggetti con disturbi dello spettro autistico, per i quali in caso di assunzione viene riconosciuto il nuovo incentivo, la disciplina fa riferimento alle indicazioni della Conferenza Stato-Regioni sulle linee d’indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi pervasivi dello sviluppo (Dps), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico.

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