giovedì 27 dicembre 2012
Una stangata «drammatica» da quasi 1.500 euro a famiglia. È quella in arrivo nel 2013, secondo le previsioni di Adusbef e Federconsumatori. Tra alimentari, biglietti dei treni, rc auto, bollette, bolli e servizi postali e bancari, pedaggi, tariffa rifiuti e ricadute dell'Imu gli aumenti saranno «insostenibili», pari a 1.490 euro.
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Una stangata ''drammatica'' da quasi 1.500 euro a famiglia. E' quella in arrivo nel 2013, secondo le previsioni di Adusbef e Federconsumatori. Tra alimentari, biglietti dei treni, rc auto, bollette, bolli e servizi postali e bancari, pedaggi, tariffa rifiuti e ricadute dell'Imu gli aumenti saranno ''insostenibili'', pari a 1.490 euro.
Un vero e proprio balzo, stimano le associazioni dei consumatori, sara' quello della tariffa rifiuti che aumentera' da aprile dell'anno prossimo del 25%, pari a 64 euro in piu' a famiglia. A salire saranno pero' anche i prezzi degli alimentari (+5%, 299 euro in piu' legati all'incremento dei prezzi internazionali delle derrate), l'assicurazione auto (+5%, 61 euro in piu'), le tariffe professionali e artigianali (114 euro in piu'), le tariffe aeroportuali (dopo il rinnovo dei contratti di programma di Sea a Milano e Adr a Roma) oltre alle bollette di luce e gas, anche se in modo piu' contenuto rispetto al 2012, e dell'acqua, la cui tariffa sara' presto aggiornata dall'Autorita' per l'energia.
Piccolo rincaro infine (1,5 euro in piu') anche per il canone Rai, a cui si aggiungono pero' anche gli aumenti di bancoposta, francobolli e raccomandate. ''Pesanti ricadute su prezzi e tariffe deriveranno dall'Imu applicata sui settori produttivi a cui si aggiungera' - sostengono Adusbef e Federconsumatori - anche il malaugurato aumento dell'Iva da luglio. Il risultato quindi, anche per l'anno alle porte, sara' drammatico. La stangata prevista, infatti, sara' di +1.490 euro a famiglia''. Si tratta, proseguono, di aumenti ''insostenibili che determineranno nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie (gia' duramente provate) e sull'intera economia, che dovra' continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi''.
Le parole d'ordine per risollevare le sorti dell'economia sono quindi, secondo le associazioni, ''ripresa della domanda di mercato, liberalizzazioni, investimenti per l'innovazione e lo sviluppo tecnologico e, soprattutto, per il lavoro che rimane il problema fondamentale del Paese. In assenza di un serio progetto che vada in questa direzione, la fuoriuscita dalla crisi si fara' sempre piu' lontana ed improbabile'', dichiarano i presidenti di Adusbef e Federconsumatori Elio Lannutti e Rosario Trefiletti. 
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