lunedì 31 ottobre 2022
Il progetto del marchio di Bmw insieme ai giovani laureati di SOS: l'auto come un'oasi urbana, dove suono e connettività siano strumenti di benessere
La Mini elettrica e Renzo Vitale, Sound Creative Director di BMW

La Mini elettrica e Renzo Vitale, Sound Creative Director di BMW - .

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MINI Italia, SOS (School of Sustainability) e giovani laureati provenienti da diversi Paesi: tutti insieme per un futuro migliore. Il progetto si chiama “MINI INHABIT SOUND” ed è focalizzato sulla ricerca in tema di sound design con un forte orientamento alla sostenibilità in ambito urbano. “L'idea è di lavorare sui giovani talenti per amore del pianeta e per progettare il futuro - spiega Roberto Olivi, responsabile della comunicazione di BMW Group Italia -. Il suono anche per la mobilità è spazio e noi vogliamo dare spazio ai progettisti del futuro ragionando sui suoni delle nostre città. Perché il suono è una presenza e a questa presenza va dato un significato”.

La città è l’habitat naturale di tutte le auto MINI, nate come city car in risposta a una crisi di carburante negli anni '50, ed evoluta anticipando le esigenze del tempo e compiendo passi coraggiosi nella creazione di un futuro sostenibile. Nel 2001 avvenne il rilancio del brand grazie all’acquisizione da parte di BMW, e da allora MINI è sempre stata protagonista in Italia di molti progetti di ricerca all’interno del programma MINI Design Award che ha esplorato temi di grande rilevanza progettuale come la luce, il futuro della città, la città che comunica e adesso il suono. “La partnership tra MINI e SOS - School of Sustainability di Mario Cucinella – dice Renzo Vitale, Sound Creative Director del BMW Group - rappresenta una straordinaria opportunità di incontro e di ricerca per proporre riflessioni innovative e confrontarsi con giovani talenti di tutto il mondo. È per me un onore avere l’opportunità di intraprendere un percorso di sensibilizzazione sul tema del sound design e della sostenibilità acustica in ambito urbano.”
Con “MINI INHABIT SOUND”, quindi, il brand ritorna ad affrontare tematiche di grande rilevanza con un chiaro riferimento al mondo della sostenibilità e della ricerca, ma anche con una grande attenzione ai giovani. “Siamo entusiasti di questa nuova partnership come MINI, è infatti grazie al prezioso supporto dei nostri partner – sottolinea Mario Cucinella – che SOS - School of Sustainability può pensare in grande, affrontando progetti di ricerca molto ambiziosi e di portata ampia. Tramite questa collaborazione riceveremo supporto e competenze aggiuntive e creando una sinergia tale per cui possiamo aiutare i nostri studenti ad allargare gli orizzonti, studiando un tema nuovo per noi come l’acustica relativamente alla sostenibilità urbana”.

MINI INHABIT SOUND: il progetto.
Per l’anno accademico 2022-23 il progetto “MINI INHABIT SOUND” sarà al centro dell’attività didattica progettuale di SOS. Il progetto verrà svolto dagli studenti della Scuola di Mario Cucinella sotto la guida di Lorenzo Palmeri, docente di SOS, architetto, progettista attivo nei campi del design, art direction, insegnamento, composizione e produzione musicale. L’acustica di uno spazio lo caratterizza e lo definisce. Il tema della sostenibilità in questa materia va acquisendo sempre maggior rilevanza nella progettazione architettonica, edilizia ed urbanistica, così come nella produzione di oggetti e nella rivisitazione degli ambienti che frequentiamo abitualmente, dalle automobili agli spazi di lavoro fino alle città. Il percorso ha lo scopo di creare degli spazi sostenibili di ascolto, contemplazione e condivisione in diverse città del mondo, tramite la trasformazione del suono in forma tangibile e vivibile. Materializzare il suono, renderlo visibile come se fosse una scultura tridimensionale sostenibile. “È necessario – spiega Renzo Vitale - costruire una consapevolezza uditiva, affinché le azioni individuali portino ad un benessere collettivo. Si può raggiungere questo obiettivo relazionandosi alle città come realtà sonore, capirne le debolezze per riprogettarle acusticamente attraverso diversi livelli di espressione e di complessità. I suoni contribuiscono a definire l’identità di una città pertanto individuarli e conoscerli è sia un punto di partenza per comprenderne la loro natura e funzione, ma anche un punto di arrivo per ridisegnarne la dinamica dell’ascolto e farne un uso consapevole”.

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