sabato 17 settembre 2016
Così hanno risposto a un'indagine on line dell'Associazione per la direzione del personale (Aidp), condotto  tra gli oltre 20mila iscritti.
Manager Hr: bene le tutele crescenti, male i voucher
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Apprezzamento generalizzato per i contratti a tutele crescenti, pareri contrastanti invece sui voucher: i manager dell'Hr giudicano così gli strumenti introdotti dal Jobs act in materia di assunzioni. I manager hanno risposto ad un sondaggio online  dell'Associazione per la direzione del personale (Aidp), condotto  tra oltre 20.000 manager aderenti al network dell`associazione, per indagare l`effettivo utilizzo e l`impatto dei voucher e delle tutele crescenti in azienda, dal punto di vista sia occupazionale sia organizzativo.Il contratto a tutele crescenti è visto come uno strumento utile dalla maggioranza dei manager Hr, anche se solo poco più della metà (52%) ritengono che abbia effettivamente facilitato il lavoro e prodotto un aumento di occupazione nella propria azienda. Nessun problema invece ha prodotto il doppio binario tra vecchi e nuovi contratti né in sede di contrattazione individuale per le nuove assunzioni (72%) né in sede di licenziamento (73%).Sui voucher le risposte sono decisamente più contrastanti e sembrano indicare la scarsa idoneità dello strumento alle esigenze ordinarie delle aziende strutturate: quasi la metà dei manager li ha usati, ma il 70% non li ritiene utili per l'attività core dell`azienda e ben il 76% ritiene che siano usati in maniera impropria. In ogni caso, per le esigenze di assunzioni stagionali sono nettamente preferite le assunzioni a tempo determinato (79%)."Il contratto a tutele crescenti è stato accolto dai direttori del personale come uno strumento in più. Pochi hanno avuto difficoltà coi due regimi e solo il 30% dei neoassunti ha chiesto il ripristino di tutele analoghe all'art 18", ha detto Isabella Covili Faggioli, presidente nazionale Aidp presentando il sondaggio."Le risposte contrastanti sui voucher devono invece far riflettere - prosegue Covili Faggioli - La stragrande maggioranza dei manager Hr pensa che usare i buoni lavoro nell'attività ordinaria dell`azienda sia biasimevole e porti a una concorrenza sleale nel business. C`è dunque alla base una scelta etica. Gli strumenti di legge, se applicati nel rispetto di determinati valori, consentono di portare e di trattenere professionalità in azienda, per far crescere il business".
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