sabato 26 giugno 2021
A Torino, Firenze e Bari le manifestazioni dei confederali. Sbarra: si rischia uno tsunami Landini: non è il momento di dividere. I metalmeccanici: tutela per i lavoratori delle imprese in crisi
La manifestazione in piazza Santa Croce a Firenze dei sindacati confederali

La manifestazione in piazza Santa Croce a Firenze dei sindacati confederali - Ansa

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Serve un patto sociale per il lavoro e non una pioggia di licenziamenti che rischia di innescare una crisi economica fortissima. Nuova mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil per chiedere al governo di rinviare lo sblocco dei licenziamenti causa pandemia in scadenza il 30 giugno. Una protesta unitaria ma delocalizzata in tre piazze il segretario generale della Cgil Maurizio Landini è a Torino, quello della Cisl Luigi Sbarra a Firenze e quello della Uil Pierpaolo Bombardieri a Bari – che ha come obiettivo una proroga generalizzata (e non selettiva come il governo sembra intenzionato a concedere) del blocco dei licenziamenti al 31 ottobre, la riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro. È fondamentale, sottolineano i sindacati, che ci sia da parte delle istituzioni la volontà di attuare un piano serio che sia in grado di utilizzare le risorse del Pnrr al fine di creare una connessione tra investimenti e occupazione, coinvolgendo le parti sociali. Molti i fronti aperti da quello della logistica e della sicurezza, dopo la morte di Adil Belakhdim, il sindacalista di Si Cobas investito da un camion nel corso di una protesta dei lavoratori di Biandrate, alla spinosa questione dell’Ilva, con la proroga della cassaintegrazione per migliaia di lavoratori a Taranto e a Genova. Ma al primo posto nelle parole dei tre leader c’è la questione del blocco dei licenziamenti che il governo intende prorogare in maniera parziale, solo per i settori più colpiti come il tessile e il turismo, collegandola al proseguimento della cassa integrazione Covid.

«L'uscita da questo blocco può provocare uno tsunami sociale» ha detto il numero uno della Cisl Luigi Sbarra dal palco della manifestazione in piazza Santa Croce a Firenze invocando interventi anche sulla sicurezza per fermare «questa strage» di morti sul lavoro. «Serve una grande discussione per arrivare a negoziare un nuovo e moderno patto sociale per la crescita lo sviluppo e l'equità» ha sottolineato Sbarra.«Oggi chiediamo la proroga del blocco" dei licenziamenti "e chiediamo che il governo faccia questo atto di attenzione verso il mondo del lavoro. È il momento di unire, non di dividere e non è il momento di ulteriori fratture sociali» ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini a Torino.Da Bari il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri chiede al governo. «risposte sull'Ilva di Taranto. Risposte sulle scelte industriali e sulla tutela della salute e del territorio». Risposte che servono ora, come quella sulla «Whirpool che non molla insieme a noi. Ricordiamolo alle multinazionali che non sono i padroni del mondo, questa battaglia per noi continua anche con il sindacato in Europa, a Bruxelles. Pretendiamo qualche dichiarazione in meno e qualche fatto concreto in più».

A preoccupare sono soprattutto le grandi aziende in crisi, per le quali i sindacati chiedono al governo misure specifiche. «I metalmeccanici oggi sono in massa nelle 3 piazze d'Italia per chiedere investimenti e piani sociali e non licenziamenti – sottolinea il segretario generale dei metalmeccanici Fim Roberto Benaglia –. Il governo si impegni da questo pomeriggio in un confronto aperto con il sindacato per definire l'annunciato decreto di settimana prossima. I metalmeccanici delle aziende in crisi non siano esclusi da questo decreto nelle protezioni. Il governo metta nel decreto anche misure urgenti di politiche attive finanziando formazione per i cassaintegrati e ricollocazione per chi ha un posto di lavoro a rischio. Senza questi contenuti ogni provvedimento rischia di essere ipocrita e ingiusto».

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