sabato 7 maggio 2016
Non più che trentenni, di 20 nazionalità diverse. È questo il profilo dei 37 giovani che dal 13 al 18 maggio prossimi parteciperanno a un laboratorio che proprio dal loro confronto farà emergere idee e buone pratiche.
Siena capitale dei Millennials per l'Europa
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Non più che trentenni, di 20 nazionalità diverse, appassionati d’Europa. È questo il profilo dei 37 Millennials che dal 13 al 18 maggio prossimi parteciperanno a Siena all’European Millennials Lab, un laboratorio che proprio dal confronto tra giovani cittadini farà emergere idee e buone pratiche per l’Europa del futuro.Per sei giorni la città del Palio sarà la capitale dei Millennials d’Europa, grazie a un progetto dell’Ateneo e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con la Conferenza dei rettori, l’International Association of Universities, Zeranta Edutainment srl, e con il supporto del Comune di Siena e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.Ai Millennials, che parteciperanno a gruppi di discussione e di lavoro, sessioni di approfondimento e dibattiti con studiosi, giornalisti, parlamentari e rappresentanti di organismi europei, sarà affidato il compito di proporre pubblicamente un’agenda per la nuova Europa, indicando obiettivi, priorità e percorsi per il prossimo futuro.Il laboratorio di maggio sarà la prima di una serie di iniziative che si terranno a Siena, che mirano a rendere protagonisti i cittadini tra i venti e i trent’anni, i “Millennials”, per una cittadinanza partecipata e consapevole.L’iniziativa è stata presentata dal rettore Angelo Riccaboni insieme ai professori Pierangelo Isernia e Roberto Venuti, al vicesindaco del Comune di Siena, Fulvio Mancuso e al direttore generale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Davide Usai."Non è un caso – ha detto il rettore Riccaboni - che questo progetto sia partito dall’Università di Siena e dalla sua città, ottenendo la preziosa collaborazione del Miur. Qui abbiamo una lunga tradizione nel campo dell’educazione universitaria, una delle più antiche del mondo, e un humus culturale straordinario, che nel Medioevo è stato rappresentato in modo simbolico e universale nell’affresco del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti. Attraverso questo progetto miriamo a coinvolgere le giovani generazioni verso un senso di cittadinanza europea attiva, partecipata, consapevole delle sfide del futuro. Siena è nel cuore dell’Europa, geograficamente e culturalmente. E’ la sede della Pontignano Conference, dove il presidente Napolitano ha ricordato l’importanza di avere più Europa. Un’Europa però diversa da quella attuale. Un’Europa dei popoli e non quella della finanza. L’Europa dei ponti e non quella dei muri"."Il prossimo 'salto in avanti' dell’integrazione europea – ha scritto in una nota Alessandro Fusacchia, capo di gabinetto del Miur - difficilmente arriverà da un interminabile negoziato tra quasi 30 paesi per rivedere i Trattati Ue. Arriverà, piuttosto, se in tanti si aggregheranno per fare massa critica, chiedere un’agenda europea fatta di lavori qualificati e investimenti in ricerca e innovazione, e allo stesso tempo contestare ogni nuovo muro. Sembra difficile, lo so. Probabilmente è ai limiti del possibile. Ma era impossibile anche 70 anni fa. E non possiamo, oggi, essere meno coraggiosi di coloro che incubarono e poi avviarono il processo di integrazione. L’iniziativa European Millennials Lab dell’Università di Siena è un tentativo importante di iniziare ad unire i puntini, formando nativi europei in grado, a loro volta, di mobilitare comunità più vaste sul presupposto che il momento migliore per costruire l’Europa – contrariamente a quello che chiunque potrebbe pensare – sia adesso".Ad ospitare i lavori dei Millennials sarà il Santa Chiara Lab, il nuovo laboratorio di innovazione dell’Università di Siena, mentre la città offrirà i suoi spazi più belli ad alcuni incontri, che saranno aperti al pubblico. L’European Millennials Lab, così come è riuscito a individuare i partecipanti attraverso una call, che è stata virale sulla rete, sarà condiviso in tempo reale sui social network per alimentare l’interazione e la partecipazione in tutto il mondo. L’inglese sarà la lingua ufficiale.Dalle 125 candidature ricevute sono stati selezionati 37 giovani protagonisti, 12 italiani e 25 stranieri, provenienti da 20 diversi Paesi europei e extra europei. Circa la metà dei partecipanti sono studenti, mentre l’altra metà è composta da manager, imprenditori, avvocati, esperti di public e european affairs, comunicatori.Dal 13 al 18 maggio i giovani lavoreranno e vivranno insieme al Santa Chiara Lab, il centro di innovazione dell’Università di Siena, condividendo momenti di impegno, di socializzazione e di visita alla città. Al Santa Chiara Lab i giovani troveranno un fab lab, laboratori, sale riunioni, strumenti di ricerca, spazi comuni e la foresteria.Per sei giorni i partecipanti discuteranno e si confronteranno in gruppi di lavoro moderati da un facilitatore, alla presenza di un docente. Attraverso sessioni seminariali e dibattiti, ai quali prenderanno parte esperti, giornalisti ed esponenti di istituzioni europee, i millennials arriveranno a produrre un documento finale che sarà presentato in un incontro pubblico, alla presenza dei rappresentanti del Parlamento europeo.I “Millenials” arriveranno nel pomeriggio di venerdì 13 e saranno accolti dal rettore dell’Università di Siena, Angelo Riccaboni e da Alessandro Fusacchia, capo di gabinetto del ministro dell’Istruzione.Dopo momenti di conoscenza reciproca e introduzione al metodo di lavoro, le sessioni di confronto, facilitate da esperti dei vari argomenti e con la presenza di giovani che lavorano in organizzazioni europee, inizieranno già sabato pomeriggio.I primi temi trattati saranno: la politica europea sul Mediterraneo e la cooperazione con i Paesi della sponda sud del Mare Nostrum; la partecipazione, il coinvolgimento e la motivazione dei cittadini europei, in un’epoca di rischio di ritorno ai nazionalismi.Domenica, i temi affrontati con l’aiuto di esperti e docenti saranno: lo stato economico e politico dell’Unione; la sostenibilità del progetto europeo per gli Stati, le persone e l’economia, e la ricerca di una nuova partecipazione da parte dei cittadini.Nello stesso giorno i partecipanti saranno ospitati a Palazzo pubblico, e conosceranno gli affreschi e le opere d’arte del Museo civico.Alle 9.30 lo storico Marcello Flores D’Arcais terrà una lezione sulla rappresentazione del Buon Governo e altre opere del palazzo comunale, con una lettura storico-politica degli affreschi.Alle 12.30 nella Sala del Buon Governo, di fronte all’affresco che è simbolo universale della buona politica e della partecipazione dei cittadini alla vita civile, i partecipanti ascolteranno le storie e le testimonianze degli altri giovani che lavorano nelle organizzazioni politiche, economiche e dell’informazione dell’Unione europea.Il pomeriggio i lavori saranno dedicati a dati e ricerche sociologiche sull’Europa.Lunedì e martedì le giornate saranno dedicate all’indagine e alla sperimentazione di nuovi strumenti per la partecipazione e la cittadinanza attiva, e alla presentazione della campagna “Wake up Europe”, col giornalista Bill Emmot (ex direttore di The Economist) che è cofondatore della fondazione omonima.Dopo altri momenti dedicati ai lavori, e la preparazione delle conclusioni, mercoledì 18 alle ore 16 nell’auditorium Santa Chiara sarà presentato il documento finale con le proposte emerse durante la settimana, in un evento moderato dal giornalista Frediano Finucci.
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