mercoledì 5 febbraio 2025
Dal test dell'alce ai giorni nostri: il sistema elettronico di controllo della stabilità sviluppato con Bosch ha cambiato la sicurezza al volante
Il pulsante che consente la disattivazione dell'ESP

Il pulsante che consente la disattivazione dell'ESP - .

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Come sarà l’auto del futuro? Design spaziale, guida autonoma, trazione elettrica, intelligenza artificiale… L’automobile sta andando in questa direzione ma il suo viaggio non sarebbe nemmeno iniziato se non ci fossero state certe “scoperte” (o, se preferite, certe innovazioni) che oggi si danno per scontate ma che, tanto scontate, non lo sono. Soprattutto in fatto di sicurezza. E’ il caso, per esempio, dell’ESP, il sistema elettronico di stabilità, uno dei tanti fiori all’occhiello di Mercedes-Benz (fu sviluppato in collaborazione con Bosch) che, dal 1886 ad oggi, hanno contribuito – e parecchio – allo sviluppo e all’evoluzione dell’automobile.

L’ESP – che quest’anno compie 30 anni - nel corso del tempoi è stato migliorato e ulteriormente sviluppato, ma mai “sostituito” da nessun altro sistema, a conferma della sua utilità e indispensabilità. Il programma elettronico di stabilità è un'invenzione chiave dell'ingegneria automobilistica proprio perché impedisce al veicolo di sbandare (frenando selettivamente le singole ruote) prevenendo quindi possibili incidenti. Questo rende il veicolo più facile da controllare in condizioni stradali avverse.
L'ESP fu testato per la prima volta nel febbraio 1995, nel nord della Svezia, sulle Coupé di Classe S della serie 140. Il test mostrò chiaramente l'elevata stabilità di una coupé di lusso dotata di ESP su una strada innevata, mentre la sua controparte senza il sistema di assistenza, sbandava continuamente e pericolosamente.

La svolta nella produzione su larga scala avvenne circa tre anni dopo, con l'introduzione di serie nella Classe A nel 1998. Un anno prima, nella fase iniziale delle vendite di questo modello, alcuni test di stampa misero in luce un comportamento stradale pericoloso della vettura che si ribaltò nel cosiddetto "test dell'alce". La Mercedes reagì rapidamente e senza mezze misure, richiamando migliaia di Classe A già in commercio e decidendo l’installazione di serie dell’Esp su tutta la gamma della A. Così le sorti commerciali del modello furono salve, ma non solo: iniziava in questa maniera la incontenibile diffusione del dispositivo che in poco tempo venne adottato da tutti i costruttori.

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