venerdì 20 maggio 2022
Attenuatori e "smart barrier", le soluzioni di SMA Road Safety di Caserta esportate in tutto il mondo contro un dramma che ha enormi costi economici e sociali
L'attenuatore Leonidas di SMA Road Safety installato in una delle autostrade italiane

L'attenuatore Leonidas di SMA Road Safety installato in una delle autostrade italiane - .

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La sicurezza stradale riveste un ruolo molto importante per ogni Paese: una sua gestione non ottimale determina costi economici e sociali esorbitanti, spesso sottovalutati. Secondo le rilevazioni ISTAT, il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia nel 2019 risultava pari a 16,9 miliardi di euro (1% del Pil nazionale). Le stime preliminari ISTAT riferite al semestre gennaio-giugno 2021 evidenziano, rispetto allo stesso periodo del 2020, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (65.116, pari a +31,3%), dei feriti (85.647, +28,1%) e delle vittime (1.239, +22,3%), anche se a causa dei ripetuti lockdown che hanno ridotto gli spostamenti della popolazione, il confronto con il 2020 non è realmente rappresentativo. In merito agli obiettivi europei 2030 per la sicurezza stradale, il decennio 2010- 2020 si è concluso in Italia con una riduzione del 42% delle vittime (target prefissato -50%). Il 2021 però, anche se a livello preliminare, vede una nuova e preoccupante tendenza all’aumento dell’incidentalità.

In merito a questo tema, è italiana un’eccellenza italiana nel mondo: si chiama SMA Road Safety, divisione di Industry AMS dedicata ai sistemi di sicurezza stradale passiva, ed è un’azienda di Marcianise (Caserta) guidata da Roberto Impero, che sviluppa sistemi di ritenuta di ultima generazione, come attenuatori d’urto frontali, dispositivi per la gestione del traffico, terminali di barriera e varchi di emergenza. Tra i prodotti principali di SMA c'è Geronimo, il dispositivo di monitoraggio del traffico che allerta in tempo reale i soccorsi, o Andromeda, la prima smart barrier al mondo che integra attenzione per il paesaggio alla tecnologia, assistendo la guida notturna o in presenza di nebbia e segnalando incidenti e rallentamenti grazie al sistema led integrato, che hanno permesso all’azienda campana di affermarsi come realtà molto stimata all’estero. I dispositivi, brevettati e testati oltre la normativa europea vigente, sono esportati in oltre 36 paesi nel mondo e proteggono progetti stradali pioneristici come l’Eurasia Tunnel di Istanbul, le modernissime autostrade di Doha in Qatar, il futuristico Sheikh Al Jaber Causeway, il 4° ponte marittimo più lungo al mondo, molte strade e autostrade italiane e il San Giorgio, il nuovo ponte di Genova. Inoltre SMA ha avviato una sede produttiva in Ohio USA e ha sviluppato prodotti idonei alle severissime normative Mash americane.

“Le nostre strade sono costellate di ostacoli fissi, come alberi, piloni nelle gallerie, biforcazioni, pali della luce, fino alle parti terminali del guardrail – spiega il ceo, Roberto Impero - molti dei quali non sono dotati di adeguate protezioni. In caso di impatto del veicolo contro questi ostacoli, il rischio di lesioni gravi è molto alto. L’attenuatore d’urto diventa qui un alleato prezioso perché, grazie alla sua particolare struttura, è in grado di assorbire l’energia cinetica sviluppatasi durante l’impatto del veicolo in movimento contro l’ostacolo, decelerandolo e re-direzionandolo, minimizzando al massimo gli esiti negativi per conducente e passeggeri”.

Quello che ancora troppo spesso accade, purtroppo, è che in caso di incidente ci si debba affidare al caso in quanto a sicurezza stradale. Con gli opportuni dispositivi di sicurezza passiva, invece, la mortalità degli incidenti si riduce drasticamente. Ad esempio, l‘attenuatore d’urto posto in corrispondenza di una cuspide garantisce, in caso di impatto accidentale, l’incolumità di guidatore e passeggero. “La sicurezza stradale è sì un diritto di tutti, ma richiede la partecipazione attiva degli automobilisti, che devono guidare con la massima attenzione, dei gestori stradali e degli installatori dei dispositivi stessi che dovranno gestire correttamente tutti gli ostacoli, proteggendoli con le migliori soluzioni disponibili e degli stessi produttori, che dovranno realizzare prodotti conformi e rispondenti in modo puntuale a tutte le norme”, prosegue Roberto Impero. “Dal mio punto di vista, di cittadino e di automobilista, è inaccettabile che alcuni ostacoli siano ancora oggi sprovvisti di adeguate protezioni, pur sapendo perfettamente quanto possano essere pericolosi. Non si tratta di una questione di budget, ma di sottovalutazione del pericolo stesso. C’è ancora molto lavoro da fare, ma credo che si stia andando nella giusta direzione, anche nel nostro paese. Come SMA Road Safety, possiamo ad esempio testimoniare che nel 2021 abbiamo registrato un incremento di fatturato in Italia del 52,4% con 1140 dispositivi forniti in più rispetto allo stesso periodo del 2020”.

Il pericolo più temuto, ma spesso sconosciuto, sulle nostre strade riguarda la parte terminale del guardrail, che, se non schermata da apposito attenuatore, si trasforma in una lancia che infilza il veicolo, travolgendone gli occupanti, con esiti spesso fatali. “Quando guardiamo il guardrail pensiamo che la strada sia sicura, ma spesso non è così, anzi è l’esatto contrario - precisa Impero -. Lo stesso discorso vale per i dispositivi in plastica installati in prossimità delle diramazioni; si pensa siano dei cuscinetti preposti ad attutire il colpo in caso di impatto, in realtà sono solo delle segnalazioni dell’ostacolo, non delle protezioni. La qualità e la robustezza dell’attenuatore hanno dei risvolti sociali ed economici rilevanti. Se l’attenuatore presenta gli elementi assorbitori, la struttura o l’intero dispositivo in plastica, ad esempio, in caso di incidente sarà necessario sostituirlo nella sua interezza, generando costi di smaltimento e ripristino che si potrebbero facilmente ridurre se il dispositivo fosse realizzato in moduli d’acciaio, più resistenti e sostituibili solo nella parte eventualmente danneggiata, con tempi ed esborsi di molto ridotti”. La scelta di progettare dispositivi salvavita realizzati interamente in acciaio, sia per le elevate prestazioni che questo materiale è in grado di mantenere nel tempo, con qualsiasi condizione climatica e di temperatura, sia perché è interamente riciclabile, testimonia l’impegno per la sostenibilità di SMA e l’importanza che il tema della responsabilità green interessi oggi qualsiasi settore merceologico.

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