venerdì 22 maggio 2015

​Prototipi e urban concept che massimizzano l'efficienza energetica in gara a Rotterdam: tra i 224 veicoli iscritti, anche quelli di tre Università e tre Istituti tecnici italiani

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​Tre Università e tre Istituti tecnici italiani partecipano da oggi, a Rotterdam, in Olanda, alla 30/a edizione della "Shell Eco-Marathon", una manifestazione nella quale gli studenti cercano l'efficienzaenergetica ricorrendo a tecnologie e innovazioni per dare formaal futuro della mobilità.

Dall'Italia sono arrivati a Rotterdam studenti e docenti dei Politecnici di Milano e Torino e dell'Università della Basilicata, oltre a quelli degli Istituti tecnici "Rossi" di Vicenza, "Bucci" di Faenza (Ravenna) e "Da Vinci" di Carpi (Modena). Partecipano alla gara con cinque prototipi e due urban-concept: i prototipi sono veicoli futuristici e aerodinamici per ridurre l'attrito e massimizzare l'efficienza energetica; gli urban concept sono veicoli con specifiche da strada e adatti ai bisogni dei guidatori di oggi. In totale, sono iscritti 153 prototipi e 71 urban concept che si sfideranno sul circuito "Ahoy" di Rotterdam che ospita per l'ultima volta la Shell Eco-Marathon che l'anno prossimo si svolgerà a Londra: i partecipanti sono circa tremila e provengono da 30 Paesi europei.

L'Università della Basilicata ha portato a Rotterdam un prototipo chiamato "Potentia", lo stesso nome del veicolo dell'edizione 2014 ma quest'anno completamente trasformato dal team del professore di ingegneria meccanica, Enrico Nino, e dai suoi studenti (sono undici quelli che lo hanno seguito nella città olandese). Nel 2014 "Potentia" - guidata, come quest'anno, da Maria Teresa Scelzo - completò la gara sui 1.600 metri del circuito consumando 72 millilitri di benzina in dieci giri, equivalenti a 219 chilometri. Rispetto al 2014, il veicolo dell'Ateneo lucano è stato completamente rifatto in tre mesi di lavoro: la principale novità è che la sterzata è anteriore rispetto a quella posteriore dello scorso anno.

Il "Bucci" di Faenza invece è alla 19/a partecipazione alla manifestazione, la più "fedele" tra le Università e gli Istituti tecnici italiani: quest'anno ha schierato un prototipo e un urban concept. «I ragazzi - ha spiegato il professor Riccardo Salimbani - hanno fatto un lavoro eccellente e ciò si riflette sul loro futuro lavorativo quando escono dalla scuola superiore, grazie anche ai legami con le imprese del territorio».

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