lunedì 19 maggio 2014
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In generale, le maggiori opportunità professionali nei prossimi anni nel settore auto saranno nell’ambito dell’indotto auto e riguarderanno principalmente le figure tecniche destinate a lavorare in un mercato internazionale, con un numero crescente di clienti esteri o di clienti italiani con stabilimenti all’estero. Vi sarà forte richiesta per ingegneri che vadano a sviluppare stabilimenti e linee produttive in Paesi emergenti o che si confrontino commercialmente con costruttori non solo italiani. Nel settore delle vendite, le figure più richieste sono i key account per il mercato tedesco, cioè coloro che seguono i maggiori clienti e che hanno il compito di far entrare le aziende italiane dell’indotto auto anche nel mercato dei costruttori tedeschi. Mentre per quanto riguarda le funzioni amministrative, le aziende italiane che esportano o che hanno aperto filiali all’estero ricercano sales controller, funzione destinata a strutturare i processi necessari a controllare l’andamento delle filiali estere, e industrial controller, destinati a verificare se gli stabilimenti sono produttivi o meno, e in particolare plant controller, che nelle multinazionali si occupa di controllo costi dello stabilimento, reportistica verso casa madre e accounting. Un’altra area occupazionale molto promettente è quella dell’automazione: negli ultimi anni il livello di automazione industriale del settore auto è cresciuto e così le aziende che costruiscono le linee di produzione per stabilimenti automotive. In questo settore la figura più richiesta è l’export manager che conosca i canali di vendita nei mercati emergenti e il project manager che segua in loco l’avanzamento del progetto. L’incremento retributivo di queste figure, negli ultimi anni, è cresciuto del 30% nei passaggi da azienda ad aziendaMichael Page ha anche individuato le professioni che mostrano segnali di declino occupazionale. Tra queste, vi è il classico disegnatore meccanico, a cui viene preferito il progettista, che oltre a saper disegnare, si confronta con il cliente, sa valutare i costi di progetto e la sua fattibilità tecnica. In generale, la tendenza alla riduzione dei costi porta le aziende a svolgere più attività con meno persone e questo premia i profili più completi e polifunzionali. Inoltre, diventa fortemente limitante la mancata disponibilità a trasferte o a trasferimenti nel mondo.“Nonostante la contrazione delle vendite, l’occupazione nel settore auto è rimasta sostanzialmente stabile tra il 2012 e il 2013, anche se sta cambiando pelle, con alcune professionalità che perdono interesse e altre in forte crescita, soprattutto quelle legate all’internazionalizzazione, che hanno visto crescere anche le retribuzioni in maniera sensibile”. Davide Portoghese, responsabile della filiale di Torino di Michael Page, primo operatore italiano ed europeo nella ricerca e selezione di personale qualificato, parla da un punto di osservazione privilegiato, visto che in Piemonte il settore auto è responsabile, direttamente e attraverso l’indotto, del 70% circa dell’occupazione.Secondo Michael Page, i passaggi da un’azienda all’altra oggi portano a incrementi retributivi intorno al 10/12% dello stipendio annuo, ma possono raggiungere anche il 20% per i profili più ricercati, che sono quelli legati all’organizzazione, alle vendite estere e ad alcune funzioni finanziarie.
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