mercoledì 27 luglio 2016
Tre gli obiettivi prioritari entro il 2017: realizzare 10mila partnership di qualità tra aziende e sistema educativo; offrire almeno 100mila nuove opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, addestramento o tirocinio; mettere a punto 28 Piani d’azione nazionali per la competitività e l’occupabilità nei Paesi dell’Ue.
Scuola-impresa, patto europeo per i giovani
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Realizzare in tutta Europa 10mila partnership Scuola-Impresa di qualità entro il 2017: questo l’ambizioso obiettivo indicato da The European Pact for Youth, l’impegno congiunto sottoscritto dalla Commissione Ue e da Csr Europe che punta sulla partnership tra impresa e sistema educativo come approccio distintivo per rafforzare l’occupabilità dei giovani. Il Patto, sottoscritto a fine 2015 come seguito attuativo del Manifesto Enterprise 2020 lanciato a Milano lo scorso anno, indica nella partnership Impresa-Scuola la strategia di riferimento per l’inclusione e l’occupabilità dei giovani, e vuole attuare tre obiettivi prioritari entro il 2017:•    realizzare 10mila partnership di qualità tra imprese e sistema educativo;•    offrire almeno 100mila nuove opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, addestramento o tirocinio;•    mettere a punto 28 Piani d’azione nazionali per la competitività e l’occupabilità nei Paesi dell’Unione.I contributi dei 28 Paesi dell’Unione europea ad attuare The European Pact for Youth saranno presentati nel 1° Summit Europeo Impresa-Scuola il 23 novembre 2017.L’attuazione del Patto - guidata congiuntamente da Marianne Thyssen, Commissaria Europea all’Occupazione, e da Etienne Davignon, Presidente di Csr Europe - può contare sulla leadership di un primo gruppo di firmatari: Parlamentari Europei, business leader e realtà di riferimento in Europa sulla Sostenibilità d’impresa, tra cui per l’Italia: Diana Bracco (Gruppo Bracco e Fondazione Sodalitas), Francesco Starace (Enel), Marco Tronchetti Provera (Pirelli), Gianluca Vacchi (Ima). Il Piano di Azione Italiano•    L’Italia ha il triste primato di Neet: 2.4 milioni di giovani tra i 15 e 24 anni di età non studiano, non lavorano e non sono in formazione;•    Sempre nel nostro Paese, il 17% dei giovani abbandona gli studi prematuramente;•    La disoccupazione giovanile, pari al 39,3%, è dovuta in prevalenza a una causa strutturale: il disallineamento tra sistema educativo e produttivo.Fondazione Sodalitas e Impronta Etica, le due organizzazioni partner di Csr Europe, di concerto con il Miur e il Ministero del Lavoro, guidano la messa a punto del Piano di Azione Italiano per dare attuazione a The European Pact for Youth, che può già contare sul supporto di una Rete di Promotori aperta alla partecipazione di:•    Imprese:, Enel, Gruppo Bracco, Ima, Pirelli, tra le prime ad aver sottoscritto il Patto a livello europeo;  Abb, Accenture, Camst, Granarolo, Hogan Lovells, Ibm Italia, Mellin Danone Nutricia Early Life Nutrition, Randstad, Ricoh, Sanofi, Telecom Italia, Tnt, Ubs;•    Organizzazioni: sono già a bordo Assolombarda, Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, Junior Achievement Italia, Unindustria Bologna.The European Pact for Youth sarà attuato in Italia grazie al lavoro di tre Tavoli dedicati ad altrettanti obiettivi prioritari:•    Tavolo Alternanza Scuola Lavoro: identificare e attuare modelli efficaci, strutturando percorsi funzionali allo sviluppo delle competenze e facilitando l’accesso alle imprese e la collaborazione in varie forme•    Ee-Hub Educazione all’imprenditorialità: promosso e coordinato da Junior Achievement Italia, prima organizzazione nonprofit per la promozione della cultura economico-imprenditoriale nella scuola, è un Hub multi-stakeholder che metta in rete gli attori impegnati su questo tema e permetta la diffusione di modelli virtuosi di educazione all’imprenditorialità su scala nazionale•    Tavolo Apprendistato e formazione professionale: cogliere le nuove opportunità introdotte dalle riforme per il rilancio dei tre livelli di apprendistato, compreso quello terziario."Le competenze e il futuro dei giovani sono ciò su cui più dobbiamo investire nei prossimi 40 anni, e il rendimento sarà più alto di qualunque fondo speculativo! Le imprese di oggi che si battono per il successo devono essere molto egoiste. Come? Prendendosi cura delle prossime generazioni, sempre più ‘smart’ e creative, di lavoratori, consumatori, clienti e cittadini", ha dichiarato Jan Noterdaeme, senior advisor di Csr Europe.
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