martedì 15 dicembre 2009
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Si profila una riapertura dei termini per lo scudo fiscale con nuova scadenza aprile 2010 che dovrebbe essere inserita nel decreto legge milleproroghe, all'esame del Consiglio dei ministri giovedì prossimo. Lo riferiscono fonti di governo, anche se, al momento, nella bozza del decreto esaminata dal pre-consiglio dei ministri oggi, la norma sullo scudo non è presente. Le fonti, però, a poche ore dalla scadenza del termine, fissata per oggi, definiscono la riapertura nel milleproroghe molto probabile. E una mezza conferma arriva anche dal viceministro all'economia, Giuseppe Vegas, interpellato dai cronisti a Montecitorio sull'operazione di rientro dei capitali: "So che se ne discute in tutte le sedi", ha confermato, aggiungendo però subito dopo "Non me ne occupo personalmente e non ho informazioni dirette". Secondo indiscrezioni, non si tratterà di una mera riapertura dei termini, ma sarà anche innalzata l'aliquota per riportare in patria i capitali detenuti all'estero, che dovrebbe passare dal 5% al 6-7%. Grazie alla proroga, salirà ulteriormente la cifra dei capitali regolarizzati, oggi intorno ai 110 miliardi di euro, e di conseguenza anche il gettito della sanatoria, attualmente sopra i 5 miliardi. L'ipotesi è stata accolta con favore dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: lo scudo fiscale "ha raccolto una quantità importante, che era l'obiettivo del Governo. Una proroga, anche con una percentuale più alta da pagare, potrebbe essere un'opportunità". Secondo Marcegaglia, "l'abbassamento delle tasse serve a medio termine alla parte che più soffre nel Paese, cioè imprese e lavoratori". Nessuna cifra precisa sul gettito attuale dello scudo fiscale da parte del direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. Alla domanda sulla eventuale proroga, ha risposto: "E' un tema che spetta al governo". Il milleproroghe: norme principali. Il milleproroghe prevede, tra le principali disposizioni, il prolungamento di un anno del blocco delle tariffe potrebbe avere validità ancora un anno, che slitterebbe pertanto al 31 dicembre 2010. Slittamento di un anno anche per la nuova carta di identità, quella cioè che contiene i dati "biometrici" (impronte), che entrerebbe così in vigore il primo gennaio 2011. Una proroga ben più lunga, di sei anni, per le concessioni demaniali marittime con "finalità turistico ricreative", cioè gli stabilimenti balneari. Le concessioni che erano in scadenza a fine anno sarebbero prorogate fino al 31 dicembre 2015. Proroga a tutto il 2010 della richiesta alle questure per aprire esercizi pubblici dotati di collegamenti internet. Ancora, slitterebbero le norme per la sicurezza stradale, introdotte con il nuovo codice della strada, per evitare l'uso di vetture potenti ai neo-patentati slitteranno ulteriormente: dal primo gennaio 2010 al primo gennaio 2011. I limiti fissati, che individuavano un rapporto tra potenza e peso delle vetture (pari a 50 kw/t), avrebbero infatti consentito di guidare alcune vetture troppo veloci ai neo patentati. Slittamento dal 31 gennaio 2010 al 31 dicembre 2011 per tutte le iniziative che dovranno consentire ai medici dipendenti delle Asl di esercitare la libera professione intramuraria. Più tempo per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli studi di settore in revisione per gli anni 2009 e 2010. Proroga anche per i periodi di imposta 2009 e 2010 della deduzione forfetaria per i redditi di impresa dei gestori di impianti di carburanti.
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