venerdì 10 maggio 2013
​Firmato l'accordo tra nuova proprietà del San Raffaele di Milano e il cda dell'università Vita-Salute San Raffaele. All'alba era già stata siglata l'intesa sul salvataggio dell'ospedale, con la garanzia del reintegro dei 64 lavoratori che avevano ricevuto la lettera di licenziamento e la sospensione di qualunque altra procedura di licenziamento collettivo fino a dicembre 2014.
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Firmato in mattinata l'accordo tra nuova proprietà del San Raffaele e il cda dell'università Vita-Salute San Raffaele.Dopo una notte di serrate trattative nella Sede dell'Agenzia del Lavoro della Regione Lombardia, all'alba era stato firmato l'accordo sul salvataggio dell'ospedale San Raffaele. "Azzerati tutti i licenziamenti": è questo l'aspetto più importante dell'intesa, sottolineato con soddisfazione da azienda e sindacati. Ora l'accordo dovrà essere ratificato in un'assemblea dei dipendenti, prevista per il 16 maggio."L'accordo prevede - spiega Angelo Mulè, delegato Unsi Sanità - il reintegro dei 64 lavoratori che avevano già ricevuto la lettera di licenziamento dall'azienda e la sospensione di qualunque altra procedura di licenziamento collettivo fino a dicembre 2014". Tutti salvi, quindi, i 244 posti di lavoro della struttura sanitaria.Nell'intesa, inoltre, non si parla di passaggio del contratto dalla sanità pubblica a quella privata.In cambio i lavoratori si rendono disponibili a decurtazioni dello stipendio che "in media si aggireranno sul 9%" ma si tratta di una percentuale variabile a seconda di una serie di voci retributive diverse a seconda dei casi. Al tavolo, oltre a numerosi consulenti e dirigenti, erano presenti l'Amministratore delegato del San Raffaele, Nicola Bedin, le organizzazioni sindacali (che hanno firmato all'unanimità l'accordo) e i mediatori dell'Agenzia regionale del Lavoro.
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