lunedì 7 gennaio 2013
Secondo l'associazione a contenere la contrazione è anche l'afflusso dei turisti stranieri e degli italiani a caccia di sconti, ormai prevalentemente attestati sul 50%.
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​La crisi incide sui saldi, ma con meno forza di quanto temuto: nel primo weekend, infatti, le vendite tengono o registrano cali contenuti (tra il 5% e il 10%). È questo il quadro che emerge da un'indagine condotta da Confesercenti in alcuni importanti capoluoghi italiani. Secondo l'associazione a contenere la contrazione è anche l'afflusso dei turisti stranieri e degli italiani'a caccia di sconti, ormai prevalentemente attestati sul 50%.I turisti hanno premiato soprattutto i negozianti dei centri storici delle città d'arte: a Venezia i saldi tengono, registrando un volume di vendite e uno scontrino medio in linea con quelli dello scorso anno. Aumentano, però, le percentuali di sconto offerte dai commercianti, che quest'anno sono partiti dal 30-40%. La clientela, oltre che da turisti, è formata anche da italiani in cerca di opportunità, che premiano i prezzi più bassi a discapito della fidelizzazione. Acquistati soprattutto accessori, mentre si rileva meno attenzione per i capi importanti, un tempo obiettivo principale dei saldi.Anche a Roma si registrano buone performance grazie allo shopping dei turisti stranieri, che premia i negozi del centro storico e consente di realizzare risultati in linea con lo scorso anno. La spesa media rimane sui 200 euro, senza differenze rispetto ai saldi invernali 2012, mentre gli sconti massimi sono ormai assestati sul 50%. I clienti hanno comprato soprattutto capispalla (giubbotti, cappotti eccetera).Meno confortanti i dati di Bologna: lo scontrino medio si è assestato sui 100 euro, con un calo del 15% sullo scorso anno. Gli sconti massimi praticati, anche nel capoluogo dell'Emilia-Romagna, sono del 50%, mentre i prodotti di abbigliamento più acquistati sono capispalla, calzature e maglieria in lana. A Milano, invece, il calo è più contenuto. A fronte di uno scontrino medio di 100 euro, si registra una diminuzione del 5% sul 2012. Gli sconti arrivano fino al 50%, mentre i prodotti di abbigliamento preferiti dai clienti rimangono pantaloni e maglieria. Ad acquistare è la clientela abituale, soprattutto nei negozi, ma anche persone a caccia dell'affare e turisti stranieri, principalmente russi e orientali.Scontrino medio intorno ai 100 euro anche per Torino, dove la flessione registrata è del 10%. Nonostante gli sconti che arrivano fino alla metà del prezzo, anche nel capoluogo piemontese non sono i capi importanti a farla da padrone, ma gli articoli di valore più modesto. Pure in questo caso, si segnala la clientela straniera, soprattutto nelle catene monomarca.A Bari il valore medio dello scontrino è stato intorno ai 70 euro, circa il 10% in meno rispetto allo scorso anno. Non si registrano preferenze particolari nelle tipologie dei prodotti acquistati, con una sostanziale stabilità rispetto al 2012. Valori simili si rilevano a Napoli, dove i saldi sono iniziati il 2 gennaio: lo scontrino si attesa sui 70 euro, con un calo del 10%. Qui, però, sono i capi low-cost ad essere nelle preferenze della clientela. In entrambe le città, gli sconti arrivano al 50%. A Palermo, invece, la spesa media è di 200 euro, in calo del 25% rispetto allo scorso anno, nonostante gli sconti che arrivano anche al 70%. Venduti soprattutto accessori e gadget.
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