giovedì 25 aprile 2013
Per il commissario agli Affari economici dell'Unione europea è possibile anche ridurre il rigore sui conti pubblici. Il numero due del Fondo Monetario Internazionale: l'Europa prenda misure decisive per evitare il rischio stagnazione.
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Il commissario agli Affari economici e monetari dell'Unione Europea, Olli Rehn ha detto oggi di avere fiducia che l'Italia riuscirà a formare un governo in tempi rapidi per affrontare i problemi economici che sono ancora sul tavolo. "Abbiamo fiducia nell'Italia e nel fatto che riuscirà a formare il governo migliore e in tempi rapidi", ha detto Rehn all'agenzia televisiva Vista. Un governo "è importante per affrontare le sfide economiche dell'Italia, che non sono scomparse", ha aggiunto il commissario Ue. Mentre la Commissione Ue apre alla possibilità di un minore rigore sui conti pubblici: "Il rallentamento del consolidamento è possibile ora grazie agli sforzi fatti dai Paesi in difficoltà, dall'impegno Bce e dalle politiche di bilancio credibili". Intanto dal Fondo Monetario Internazionale arriva un richiamo all'Europa affinché punti sulla crescita: "I politici europei devono prendere misure decisive e durature per rafforzare le prospettive del continente per la crescita ed evitare rischi di stagnazione". Sono le parole del vice direttore generale del Fmi David Lipton, in un discorso tenuto a Londra.Il numero due del Fmi ha elogiato "i passi importanti presi dall'Eurozona" per far fronte alla crisi e ha sollecitato ulteriori riforme che permettano all'Europa di "mettere la crisi nello specchietto retrovisore e ritornare definitivamente alla crescita e alla creazione di posti di lavoro".L'Europa sta rimanendo indietro rispetto agli Usa nella ripresa mondiale "a tre velocità" che è guidata dai Paesi emergenti e in via di sviluppo, ha spiegato Lipton, avvertendo che "il rischio di stagnazione non è remoto" in una situazione di crescita debole, mercati frammentati, bilanci deboli e riforme completate a metà. Per evitare questo, l'Europa ha bisogno di attuare su numerosi fronti, ha affermato il numero due del Fmi, spiegando che i Paesi dovranno impegnarsi in modo chiaro e specifico sul consolidamento fiscale; mentre la Bce dovrebbe mantenere il suo approccio molto accomodante. E anche un'azione sull'Unione bancaria sarà essenziale per fronteggiare la frammentazione finanziaria, ha detto Lipton, definendo la Vigilanza unica bancaria un "passo chiave". Lipton si è detto comunque ottimista dal momento che "l'Europa è stata ripetutamente all'altezza delle sfide su questioni difficili". Il Fmi resta quindi fiducioso che continuerà ad  attuare i propri impegni.
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