giovedì 22 maggio 2014
È quanto emerge da una recente indagine. Le previsioni sono in linea con quelle delle maggiori economie dell’area Euro (Francia e Spagna +2,6%) a eccezione della Germania dove è previsto un aumento del 2,9%.
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Nel corso del 2014 in Italia le retribuzioni cresceranno complessivamente del 2,5%, a un ritmo superiore al tasso d’inflazione che dovrebbe fermarsi allo 0,8%. È quanto emerge da una recente indagine di Towers Watson, il Salary Budget Planning Report. La crescita del Pil dovrebbe attestarsi allo 0,5% (- 1,9% nel 2013) mentre aumenterà dello 0,1% il tasso di disoccupazione (12,5%).Le previsioni sulla crescita delle retribuzioni sono in linea con quelle delle maggiori economie dell’area Euro (Francia e Spagna +2,6%) a eccezione della Germania dove è previsto un aumento del 2,9%. L’inflazione annullerà gli effetti degli aumenti salariali soltanto in Regno Unito (2,5% di crescita delle retribuzioni a fronte di un livello di inflazione che dovrebbe attestarsi intorno al 2,7%).Edoardo Cesarini, country Leader Talent & Rewards di Towers Watson: “Ancora una volta l’indagine evidenzia come le aziende italiane siano ancora prudenti nel concedere incrementi salariali, anche se il basso tasso d’inflazione in parte compenserà questa prudenza. Le migliori previsioni in merito al Pil non producono effetti sul tasso di disoccupazione che resta elevato. Anche quest’anno in molti dei Paesi in via di sviluppo si registrano importi superiori rispetto a quelli che si hanno nei Paesi dell’Europa Occidentale. Si tratta di una tendenza che proseguirà anche nei prossimi anni e che contribuirà a migliorare il tenore di vita in quei Paesi e a ridurre il differenziale retributivo tra Est e Ovest”.Fra i Paesi dell’Unione Europea, gli aumenti salariali più marcati si avranno in Austria(+3%) Estonia (+4,3%), Polonia (+4%) e Romania (+3,3%), mentre fra quelli extra Ue svettano Russia (+8,5%), Ucraina (+7,7%), Turchia (+7,5% ma con un inflazionesuperiore al 10%). Negli Stati Uniti e in Giappone i salari dovrebbero crescere del 2,3%, in Cina dell’8%.Venezuela (+30%) e Argentina (+26%) i Paesi in cui sono previsti gli aumenti più significativi, ma con un tasso d’inflazione rispettivamente del 65,2% e del 33%.Il Salary Budget Planning Report è realizzato su un campione di 6.500 aziende presenti in oltre 100 Paesi.
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