venerdì 26 giugno 2015
Prenderà il via il 29 giugno con due campus residenziali, in contemporanea a Grondona (Al) e Portico di Romagna (FC), l'incubatore di impresa per il rilancio dell'economia appenninica, promosso dalla Fondazione Edoardo Garrone.
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Droni per il monitoraggio delle colture e la tutela del territorio, app per la tracciabilità della filiera agroalimentare o contro lo spreco alimentare, piattaforme web per la promozione dell'Appennino come destinazione turistica 'unitaria', da scoprire però nella straordinaria varietà di luoghi e tradizioni, o per collegare l'offerta di prodotti enogastronomici delle piccole aziende agricole del territorio: le tecnologie più moderne e le idee innovative dei giovani incontrano l'Appennino. E c'è anche chi ha pensato a un servizio per la dispersione delle ceneri dei defunti tramite interramento in aree boschive oppure a proporre la fruizione del territorio appenninico dall'alto, attraverso il volo libero in parapendio. Progetti originali che si affiancano alle attività nei settori più tradizionali dell'agroalimentare e del turismo, sempre elaborate con un'attenzione particolare alla sostenibilità, come nel caso delle aziende multifunzionali a basso impatto ambientale. Sono queste alcune delle idee di impresa presentate dai 30 giovani aspiranti imprenditori provenienti da tutta Italia e protagonisti di Restartapp, incubatore di impresa per il rilancio dell'economia appenninica, promosso dalla Fondazione Edoardo Garrone, che prenderà il via il 29 giugno con due campus residenziali, in contemporanea a Grondona (Al) e Portico d Romagna (FC).
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