martedì 31 gennaio 2017
La crescita ridotta del potere di spesa delle famiglie (+0,7%), non frena le aziende ad aprire nuovi esercizi commerciali diretti e in franchising (nella foto Mario Resca, presidente di Confimpresa)
Resca: «Oltre 1.100 aperture e 10mila posti nel 2017»
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Il 2017 si conferma un anno positivo per gli associati Confimprese che, nonostante le previsioni prospettino una crescita ancora ridotta del potere di spesa delle famiglie italiane (+0,7%), non rinunciano ad aprire nuovi esercizi commerciali diretti e in franchising, né a sperimentare canali di vendita alternativi a centri storici e centri commerciali come il travel retail.

«Nel 2017 – chiarisce Mario Resca, presidente di Confimprese (300 marchi commerciali, 30mila punti vendita, 600mila addetti con un fatturato del 16% sul totale retail pari a 900 miliardi di euro, stimato in crescita del 2,3% entro il 2020) – prevediamo di replicare i numeri del 2016, che sono di per sé già un risultato eccellente in un panorama di sostanziale immobilità: oltre 1.150 aperture e quasi 10mila posti di lavoro. Food e fashion, non a caso emblemi del made in Italy nel mondo, si confermano settori chiave per lo sviluppo del retail. Insieme totalizzano oltre la metà del totale aperture con una ricaduta occupazionale di oltre 6.800 addetti. Questa strategia punta a un incremento del fatturato retail, che nel 2016 ha raggiunto i 144 miliardi di euro, pari al 16% del totale retail che è di 900 miliardi».


Tra le nuove tendenze continua lo sviluppo del fast casual food, che, in Italia piace sempre di più, tanto che il mercato del pasto fuori casa vale 72 miliardi di euro su un totale di 223 miliardi destinati ai consumi alimentari. In termini di fatturato è al 3° posto in Europa dopo Spagna e Regno Unito. Se una leggera ripresa dei consumi c’è stata, e la si avverte, è dovuta in larga parte ai grandi cambiamenti in atto negli stili di vita dei consumatori, da cui emerge un approccio diverso nell’esperienza di acquisto, che si materializza nella ricerca di qualcosa di nuovo, di originale, di salutista, di qualità e sostenibile. L’obiettivo è offrire una experience che richiami il mito culinario americano, reinterpretandolo attraverso l’estro italiano per creare un concept di successo con prodotti 100% di origine italiana.
Buoni i progetti di sviluppo anche nel travel retail, dove al momento l’attenzione è concentrata sul Molo E di Roma Fiumicino, in cui Aeroporti di Roma ha stanziato un investimento di 390 milioni di euro per 90mila mq, 6 milioni di passeggeri in più ogni anno e una galleria dello shopping tra le più grandi d’Europa. Numerose le aziende associate di food e fashion che hanno programmi di sviluppo all’interno della nuova area destinata ai voli extra-Schengen.

Aperture e nuova occupazione per settore

Food e ristorazione
Quest’anno la palma d’onore va a food e ristorazione che, con 318 nuove aperture e 4.749 addetti totali conferma il trend che ha visto il food retail crescere del 31,3% a valore nel 2016. Al primo posto troviamo il gruppo Cigierre, che ha messo a budget 48 punti vendita a marchio Old Wild West, Shi’s, Wiener Haus, Pizzikotto e Romeo. La strategia è continuare a crescere in Italia, espandersi all’estero nei Paesi in cui l’azienda è già presente e di entrare su un nuovo mercato europeo. Per le assunzioni la media è di 25 persone a punto vendita per un totale di 1.344 addetti. Non è da meno il gruppo Cremonini che, con i due brand Chef Express (travel retail) e Roadhouse Restaurant, aprirà rispettivamente 40 e 20 nuovi locali con 600 e 650 nuovi assunti. Il gruppo di Castelvetro è reduce dalla recente inaugurazione del nuovo locale Attimi by Hans Beck, aperto dallo chef tedesco all’interno del nuovo Molo E a Roma Fiumicino.
In fermento anche il gruppo napoletano Sebeto, che conta di aprire 4 ristoranti Rossosapore e altri 4 tra Ham Holy Burger e Rossopomodoro per un totale assunzioni di 128 persone, 16 a singolo ristorante. Per Ecornaturasì sono in arrivo 20 nuovi supermercati di cui alcuni come Voghera, Pescara, Frosinone, Roma (zona Tiburtina), Faenza, Milano Oggiono (Co) nel primo semestre. Saranno 120 le persone assunte. Sono, inoltre, in previsione ristrutturazioni e ampliamenti di locali preesistenti. Continua a funzionare bene il fast casual food in cui tutto è preparato al momento con ingredienti freschissimi. Grazie a questa formula distributiva il programma di sviluppo del colosso del take away KFC è sfidante: 14 nuove aperture in luoghi di grande attrattiva commerciale orientati al format drive su strade di grande traffico e comunicazione e 500 assunzioni. I piani di La Piadineria sono consistenti: l’insegna aprirà almeno 30 locali con oltre 150 nuovi posti di lavoro, consolidando la propria presenza nei centri commerciali, nelle grandi città metropolitane e raggiungerà anche Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il gruppo salernitano Penta apre 7 punti vendita a marchio Fry Chicken e 10 con La Yogurteria con rispettivamente 28 e 20 nuovi addetti per un totale di 48 neoassunti. Fry Chicken ha di recente inaugurato a Catania e a Trento la formula ristorante con una superficie di 80 mq contro i 40 mq degli altri locali già esistenti in Italia e 50 posti a sedere. Queen’s Chips (patatineria take away) prevede 8 nuovi store, 40 gli addetti, 5 per ogni punto vendita. Il gruppo Cibiamo, che gestisce oltre 90 punti vendita con i brand La Bottega del Caffè, Cibiamo, Virgin Active Café e Mondadori Café ed è reduce dal successo del nuovo format Mondadori Cafè in partnership con Mondadori Retail (l’idea è quella di abbinare il cibo al consumo culturale, cavalli di battaglia del made in Italy nel mondo), conta di aprire 10 nuovi locali per un totale di 60 addetti. Nel corso del 2016 il gruppo ha lanciato il nuovo format Virgin Active Cafè che integra allenamento e alimentazione e sono stati rinnovati i format La Bottega del Caffè e Cibiamo. L’azienda spagnola 100 Montaditos continuerà l’espansione in Italia con 25-30 aperture e un numero di dipendenti compreso tra i 12 e 14 a locale per un totale di circa 400.
Buoni i piani di sviluppo di America Graffiti, che nel Belpaese ha portato la tradizione dei diner americani in due format di ristorazione in franchising, l’american diner e il fast food: aprirà 15 locali con 20 addetti ciascuno, 300 in totale. Anche Lowengrube ha in programma 4 nuovi ristoranti, di cui 2 aperture imminenti a Pistoia e Ancona con 20 addetti ciascuno (80 totali). Il gruppo bavarese ha lanciato anche un nuovo street food, il Lowen Wagen: ne aprirà 4 per un totale di 12 nuovi assunti. Grazie a una carrozza completamente accessoriata è possibile vendere birre di alta qualità, hot dog gourmet e i famosi brezel della Lowengrube. Il gruppo Select-Trade aprirà 5 punti vendita a marchio Lindt con 35 persone in assunzione diretta. Nel frattempo sta lavorando anche con Carlsberg per l’apertura di circa 7 temporary store con 30 assunzioni per la stagione estiva. Camst ha messo a budget 8 aperture di locali con 80 dipendenti assunti, di cui 4 entro giugno 2017 a Rovigo, Ravenna, Bologna e Milano. Sono, inoltre, previsti 7 interventi di ristrutturazione degli attuali locali che operano nei centri commerciali da posizionare sotto il nuovo marchio ombrello Dal 1945 Gustavo Italiano, il format di punta del gruppo bolognese per la ristorazione commerciale nelle sue 7 declinazioni di servizio (Il buon caffè, In cucina, La pizza di casa mia, Il mio panino, Sano e Delizioso, La trattoria, Il vero impasto). CIR food prevede 10 aperture di locali di ristorazione commerciale (70 dipendenti assunti), di cui 4 nei primi due mesi del 2017: 2 locali Let’s Toast a Udine e Forlì, Viavai a Torino e Aromatica a Scalo Milano. Sono, inoltre, in programma 5 aperture di locali RED - Read.Eat.Dream con circa 60 dipendenti. I formati di punta di CIR food sono: Chiccotosto (caffetteria e snack), Let’s Toast e Viavai (ristorazione veloce), Aromatica e la Polpetteria. Per Caffè Vergnano le aperture saranno 15 con una media di 5 addetti ciascuno per un totale di 75 neoassunti. Il gruppo torinese approderà anche al Molo E di Fiumicino in partnership con My Chef, che rappresenta un primo consolidamento delle aperture nel segmento travel (si aggiunge a Bari Aeroporto) e in San Babila a Milano. Previsti lo sviluppo dell’offerta grab&go, l’ampliamento della linea merchandising in vendita al pubblico e il consolidamento di partnership importanti come La Granda e Vino Libero per l’offerta food, la creazione di menù dedicati e la formazione del personale. Da My Chef sono in arrivo 2 aperture a Roma Fiumicino in partnership con Caffè Vergnano (200 mq) e con illycaffè (100 mq). Vera Ristorazione prevede diverse novità con i suoi marchi Ristò, Portello Caffe, Alice, Cremamore, Illy Caffè e Il Wok: 3 punti vendita con 27 nuove assunzioni presso il nuovo centro commerciale Adigeo alle porte di Verona, lo sviluppo del progetto Alice nelle aree cittadine in società con il fondatore e ideatore della formula Domenico Giovannini, il restyling dei punti vendita Ristò e Portello Caffe.

Fashion
Il settore fashion, comprensivo anche delle calzature, metterà a segno quest’anno 311 nuove aperture con una ricaduta occupazionale di oltre 2mila persone. Tra i gruppi più attivi vi è come sempre Pianoforte Holding che, attraverso i suoi 3 marchi Yamamay, Carpisa e Jaked totalizzerà un totale di 90 nuovi esercizi commerciali così suddivisi: 40 Yamamay, 40 Carpisa, 10 Jaked. Buona la ricaduta occupazionale: 450 persone in totale, rispettivamente 200 per Yamamay e 200 per Carpisa. Le novità del gruppo nel 2017 si concentrano su un nuovo concept per Yamamay come l’ultimissimo Più Concept, inaugurato in dicembre a Milano in corso Buenos Aires, 400 mq dedicati a casa, libri e fiori freschi. Per gli altri 2 brand il focus è sugli arredi come Arredo Industrial di Jaked a Milano in corso Vercelli e gli arredi funzionali disegnati da Fabio Novembre per Carpisa. Camomilla Italia prevede 30 nuovi store per un totale di 120 assunzioni. Il gruppo partenopeo sta cambiando pelle in termini strategici e di comunicazione grazie all’avvio della collaborazione con l’agenzia Grey United, a un significativo investimento in termini di comunicazione e all’adesione al progetto benefico Pink is good della fondazione Umberto Veronesi. Per Piazza Italia sono in programma 28 punti vendita con 13 addetti ciascuno (184 totali). L’azienda toscana Miniconf conta su 17 nuovi negozi di cui 15 a marchio Ido, compreso un outlet, 2 a marchio Sarabanda. Prevista l’assunzione di 25 persone in totale. Per Primadonna le aperture saranno 60 con 5 addetti a punto vendita (300 totali), mentre per la multinazionale del fast fashion Tally Weijl arrivano 20 negozi con un organico totale di 100 persone. Nord-est, centro Italia e Puglia le aree di maggiore espansione. Continua lo sviluppo di Lovable, che fa parte del gruppo americano Hanes Brands: 12 negozi in arrivo con 3 persone ciascuno e una part time (38 totali). Original Marines si concentra prevalentemente sul presidio dei centri commerciali: 3 i nuovi negozi con 4 commesse a negozio più una part time per un totale di 14 persone, mentre l’insegna Bimbo Store, acquisita due anni fa da Giochi Preziosi, prevede 4 punti vendita e 80 risorse impiegate. Anche il gruppo francese Kiabi concentra lo sviluppo sui centri commerciali dotati di un buon rating: 6 i negozi con 30 addetti ciascuno (180). Il gruppo Pittarosso, che è da poco divenuto sponsor ufficiale del team Ducati, apre 30 nuovi store con una media di 12 assunzioni a punto vendita (360). Scarpe & Scarpe, che nel 2016 ha vinto per il secondo anno consecutivo il Premio Insegna dell’Anno sia per le calzature sia per Negozio web per calzature, aprirà una decina di punti vendita con i marchi Scarpe & Scarpe e Aley, nuovo format tutto femminile di piccole dimensioni. Previste 150 assunzioni di nuovi addetti. Sono 5 i negozi per il gruppo Bata con 20 neoassunti in totale.


Cosmetici ed erboristeria
L’Erbolario continua la serie positiva di aperture. Ne sono previste 30 con tre persone a punto vendita per un totale di 90 impiegati. Equivalenza apre 40 negozi con 100 persone in totale (2 + 1 part time a punto vendita). Il gruppo spagnolo di lanciare almeno 10 nuove referenze sia nella cosmetica sia nei profumi. Per il brand Nivea, che in Italia è gestito dalla società Select-Trade che controlla anche Lindt, la stima è di 2 nuove aperture e otto persone assunte.


Ottica, arredo casa, oggettistica, cultura/entertainment
Il retailer internazionale GrandVision, che in Italia opera con le insegne Avanzi, Optissimo, GrandVision by Optissimo e Solaris, apre 15 nuovi punti vendita e cerca 75 risorse, mentre Nau! prevede 15 negozi e 100 persone in totale. Buoni i piani di sviluppo del gruppo altoatesino Thun: 40 negozi e 120 addetti totali. Stroili Oro, alfiere della ‘gioielleria a portata di mano’ di recente acquisito dal gruppo francese Thom Europe holding di Histoire d’Or leader di mercato in Europa, apre 20 nuovi negozi e genera 80 nuovi posti di lavoro. Kasanova, tra i maggiori player italiani di casalinghi (250 milioni di euro di fatturato, 345 negozi, 1900 dipendenti) ha programmato 50 aperture con 15 impiegati a punto vendita per un totale di 450 persone. Prosegue lo sviluppo serrato di Mondadori Retail con 50 nuove aperture in franchising con un impiego minimo di 3 fino a un massimo di 6 persone per ogni punto vendita affiliato. Grazie a 3 diversi format di negozio a seconda delle metrature (megastore, bookstore e point), Mondadori Retail serve ogni anno oltre 20 milioni di clienti. Per KiPoint (gruppo Poste Italiane) si stima una ripresa delle attività di apertura con 8 nuovi punti vendita e 16 persone impiegate totali.

Elettronica di consumo, automotive, immobiliare
Il gruppo Unieuro apre 25 nuovi store con 5 addetti ciascuno (125 in totale) e punta su un nuovo format di vicinato, i cosiddetti Unieuro City, negozi di 300 mq contro i 700-800 dei negozi tradizionali, ma con la stessa profondità di gamma. Midas Italia, attiva nell’automotive, prevede 8 nuove aperture al nord e nel Lazio e una trentina di persone impiegate. Tecnocasa ha in programma l’apertura di 220 nuove agenzie con una media di 4 agenti e un totale di 880 risorse.

Quanto alle qualifiche le figure più richieste sono nel caso di fashion, accessori, ottica ed entertainment addetti alla vendita, cassieri, ma anche assistant store manager e store manager, mentre food e ristorazione cercano cuochi, addetti di sala, alla griglia, camerieri, magazzinieri, cassieri, banconisti, direttori di punto vendita. I retailer richiedono anche disponibilità a muoversi sul territorio e a lavorare nei turni serali, di domenica e nei festivi soprattutto nei picchi di alta stagionalità. Il retail è un settore dinamico che offre posti di lavoro anche alle risorse più giovani.

Per le tipologie contrattuali prevale il contratto di apprendistato per le risorse più giovani da trasformare in tempo determinato o indeterminato. Significativo il numero di giovani il cui tirocinio è stato direttamente convertito in contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. È frequente che all’interno dei punti vendita con più di 4 risorse ve ne sia anche una impiegata part-time, contratto che permette maggiore flessibilità e una turnazione di più persone. Nella ristorazione il contratto viene stipulato inizialmente con l’agenzia per il lavoro e in fase successiva trasformato in tempo determinato e apprendistato. Nel fashion si applica spesso il CCNL Commercio a tempo determinato per la prima fase con consolidamento successivo come indeterminato o apprendistato.

Gli stipendi variano da 1200-1400 euro lordi mensili spalmati su 14 mensilità annue per gli impiegati full-time. A seconda delle mansioni sono previste ulteriori specifiche: per banconisti, commessi, camerieri, addetti di sala inquadrati full time 40 ore la busta paga è di 1200 euro, che scendono a 750 per i part time 20 ore. Per direttori e store manager full time 45 ore lo stipendio è di 1400 euro.


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