martedì 9 luglio 2013
L'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni lancia l'allarme: tutto il sistema dei media è in profonda crisi. Tra le tv, Sky batte Mediaset e Rai. In media gli italiani spendono ogni giorno 23 minuti sui social network, 10 minuti al telefono e 115 minuti davanti alla tv, inviano 21 email, 30 sms e leggono 276 byte di ebook
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Sky è la regina della tv italiana: batte, in quanto a ricavi, sia Mediaset sia Rai. Lo sostiene la relazione annuale al Parlamento dell'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni. Nel 2012, Sky ha rastrellato 2,63 miliardi (il 32% del totale, ma in calo dell'1.4%), Mediaset 2,49 miliardi (il 30.2%, -13.2%), Rai 2,34 miliardi (il 28.5% del totale, -7.5%). Nella tv a pagamento, Sky si è aggiudicata il 77.6%, lasciando a molte lunghezze Mediaset, ferma al 17.8%. La Rai, grazie al canone (+2,3%), domina il mercato della tv in chiaro, con il 48.3% dei ricavi (poi Mediaset con il 38.9% e TI Media con il 3%).Un italiano su tre non ha mai avuto accesso al webUn italiano su tre non ha mai avuto accesso al web, il che porta a livelli drammatici il cosiddetto «digital divide» (cioè l’arretratezza digitale di un Paese) tra l’Italia e il resto dell’Europa. «Una fetta della popolazione – avverte il presidente, Angelo Marcello Cardani – è ai margini della rete» e l'Italia è «al quarto posto in Europa nella non ​invidiabile classifica del numero di individui che non ha mai avuto accesso a Internet (37,2% contro una media europea di 22,4%)».Drammatica flessione di tutto il sistema delle comunicazioniDrammatica appare anche la flessione delle risorse di tutto il sistema delle comunicazioni: il 2012 ha visto i ricavi scendere da 65,8 a 61,4 miliardi. La flessione più forte (-8,9%) è stata registrata nei media (tv, radio, Internet ed editoria), mentre il mercato delle telecomunicazioni è sceso del 6,4% e i servizi postali del 2,6%. In particolare, l'editoria ha perso l'anno scorso il 14% del fatturato (da 6,180 miliardi del 2011 a 5,307 miliardi): i ricavi dei quotidiani sono scesi del 10.5%, quelli dei periodici del 17.3%. Segno meno in tutti i comparti (fatta eccezione per Internet, +10.3%) nei ricavi pubblicitari: -17.9% per la tv, -7.1% per la radio, -19.1% per l'editoria, -20% per gli annuari, -18.7% per il cinema, -12.5% per la pubblicità esterna. Ogni giorno spendiamo 4 ore e mezza sui mediaOgni giorno – spiega la relazione dell’Agcom – gli italiani spendono 4 ore e mezza sui media. Ed esattamente: 23 minuti sui social network, 10 minuti al telefono, 115 minuti davanti alla tv. In più, mediamente inviamo 21 email, 30 sms e messaggi di chat e leggiamo 276 byte di ebook. In arrivo regolamento per il web L’Agcom annuncia che è in arrivo anche il regolamento sul copyright online, per il quale si muoverà lungo tre linee direttrici: educazione alla legalità, promozione dell'offerta legale, adozione di regole in linea con i «principi di garanzia, ragionevolezza, proporzionalità dell'azione amministrativa». L'Autorità farà la sua parte anche nel ridisegno del ruolo del servizio pubblico: Cardani invita la Rai a «ridurre gli sprechi, focalizzare le attività e modernizzare l'offerta, soprattutto online».​​​​
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