venerdì 13 settembre 2013
Il ministro dell'Economia ha lamentato che «c'è una tendenza un po' superficiale a dire che l'Italia non ha rispettato le regole». In avvio del vertice il commissario europeo agli Affari economici era preoccupato per il nostro Paese «scosso da turbolenze politiche, ma ora è importante che si concentri sulle riforme».
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"Ho rassicurato" i partner europei sul fatto che "non è in discussione" il rispetto del tetto di deficit al 3% del Pil. Lo afferma il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni incontrando i giornalisti a margine dell'Ecofin. Saccomanni ha lamentato che "c'è una tendenza un po' superficiale a dire che Italia non ha rispettato le regole" e ha detto di avere spiegato come le mancate entrate dovute alla eliminazione dell'Imu sono "integralmente coperte e compensate da interventi di finanza pubblica". Inoltre la "service tax copre il comparto immobiliare" ha ricordato il ministro."Oggi viviamo una situazione di maggiore tensione, anche i colleghi ministri non mi chiedono non che tempo fa a Roma ma qual è la situazione politica. C'è una maggiore attenzione dei mercati ma in questa situazione di volatilità, i mercati mantengono comunque una certa vicinanza ai valori più bassi raggiunti" dallo spread in questi mesi. Lo ha detto il ministro dell'Economia,  aggiungendo che "le aste complessivamente sono andate bene, facendo rilevare solo qualche segnale marginale". I TIMORI DI REHN"Gli ultimi dati economici sull'Italia non sono buoni, per assicurare il ritorno della ripresa è essenziale la stabilità politica": così il commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn entrando all'Eurogruppo e rispondendo a chi gli chiedeva se è preoccupato per la situazione politica italiana. "L'Italia è scossa da turbolenze politiche, siamo tutti consapevoli che il governo di recente ha preso chiari impegni e sta andando avanti, ma ora è importante che eviti l'instabilità politica e si concentri sulle riforme economiche, perché questo è quello che le serve", ha detto Rehn. Soprattutto "perché abbiamo visto gli ultimi dati dell'Italia che non sono buoni", cioè il calo del pil del secondo trimestre (-0,2%) che l'Eurostat ha pubblicato di recente. "Per l'Italia la cosa più importante è la stabilità politica": così il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem risponde a chi gli chiede che qual sia la cosa più importante per l'Italia in questo momento.
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