lunedì 17 maggio 2010
L'Autorità ha avviato accertamenti sul settore assicurativo per individuare le cause per le quali, nonostante i numerosi interventi legislativi e regolatori degli ultimi cinque anni finalizzati a rendere il comparto più competitivo, si continuino a registrare incrementi significativi e generalizzati.
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L'Antitrust ha deciso di avviare un'indagine conoscitiva sul settore assicurativo della Rc Auto per individuare le cause per le quali, nonostante i numerosi interventi legislativi e regolatori degli ultimi cinque anni finalizzati a rendere il comparto più competitivo, i prezzi continuino a registrare incrementi significativi e generalizzati. Lo si legge in una nota dell'Autorità.L'analisi, spiega il comunicato, «punterà a ricostruire l'andamento dei prezzi effettivi e dei costi del settore, con particolare riguardo all'entrata in vigore della procedura di risarcimento diretto: dopo tre anni di applicazione del nuovo sistema, l'attesa riduzione dei costi, con effetti benefici sui consumatori, non si è verificata».Per questo l'Antitrust vuole capire «se la riforma, nella sua concreta attuazione, abbia prodotto la necessaria spinta competitiva o se, al contrario, occorra introdurre correttivi per rimuovere eventuali ostacoli alla piena produzione degli attesi effetti pro-concorrenziali». Gli uffici dell'Authority analizzerranno «le diverse politiche di controllo dei costi dei risarcimenti adottate dalle compagnie, le politiche commerciali effettuate in termini di ristrutturazione dei portafogli clienti, aree del territorio nazionale coperte, tipologie di veicoli assicurati e rischi assunti, con conseguenti effetti sulla domanda e sul confronto competitivo dell'offerta».La Rc Auto è uno dei mercati principali nel settore assicurativo: nel 2009, la raccolta premi ha superato i 17 miliardi di euro, con un'incidenza del 46,3% sul totale rami danni e del 14,4% sul portafoglio complessivo. Secondo i dati Istat, inoltre, nel 2007 ciascuna famiglia ha speso in media, per l'assicurazione dei mezzi di trasporto privati, 940 euro annui, pari all'1,2% del Pil.
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