giovedì 11 giugno 2020
Al via un corso per trasmettere competenze tecniche e soft skill necessarie ad aiutare le aziende a gestire la convivenza con il Coronavirus e a far rispettare le misure anticontagio
Marco Ceresa, amministratore delegato di Randstad Italia

Marco Ceresa, amministratore delegato di Randstad Italia - Archivio

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L’emergenza Covid-19 ha trasformato il modo di lavorare, fare acquisti e vivere le città. Con l’inizio della Fase 2 e la riapertura di molte attività servono nuovi modelli di organizzazione del lavoro che permettano di adattarsi alle nuove esigenze della popolazione e nasce una domanda di nuove figure specializzate nella gestione della sicurezza e nella verifica delle misure anticontagio che caratterizzano questa fase di convivenza con il Coronavirus. Per rispondere alla richiesta delle imprese, Randstad forma 30 supervisori Covid-19, un profilo specializzato nella gestione del cliente che avrà il compito di vigilare sul rispetto dei protocolli anticontagio.

Il supervisore Covid-19 è il punto riferimento per dipendenti e clienti per avere informazioni sul tema della sicurezza, si occupa di controllare che quanto previsto dal protocollo anticontagio aziendale venga messo in pratica e di intervenire in caso di problemi di sicurezza, verifica che i dispositivi di protezione individuale (Dpi) scelti dalle aziende siano usati correttamente e che il distanziamento fra le persone all’interno dei luoghi di lavoro sia rispettato.

«Siamo entrati in una nuova normalità e il supervisore Covid-19 avrà il compito di accompagnarci in questa fase permettendoci di tornare a fare tutte quelle attività che ci sono mancate in sicurezza – spiega Marco Ceresa, amministratore delegato Randstad Italia –. Si tratta di una figura trasversale a molti settori, dalla manifattura alla logistica, passando per il retail e la ristorazione, fino a tutte quelle realtà dove c’è un contatto fra colleghi e clienti. Il supervisore Covid-19 non vigila soltanto sulla sicurezza, ma anche sul modo in cui le persone si relazionano, per questa ragione è fondamentale che, accanto alle competenze specifiche per la prevenzione dei contagi, questo profilo sia dotato anche delle soft skill necessarie a gestire con successo queste relazioni, come la capacità di lavorare sotto stress, reagire agli imprevisti, lavorare in team».

Il percorso formativo, organizzato da Randstad in modalità virtuale, prevede delle lezioni per approfondire le disposizioni fornite dal governo in materia di Dpi e protocolli di sicurezza e la conoscenza della natura del virus e delle modalità con cui si trasmette e si previene il contagio. Segue un modulo organizzato insieme all’impresa in cui verrà inserito il candidato per condividere come l’azienda ha applicato il protocollo anticontagio per quanto riguarda modalità di ingresso in azienda di lavoratori, clienti e fornitori, organizzazione delle pulizie e sanificazione degli ambienti di lavoro, gestione e verifica del rispetto delle precauzioni igieniche personali, scelta e fornitura dei Dpi in azienda, procedura per la gestione degli spazi comuni aziendali e procedura per la gestione della persona sintomatica in azienda. Il corso si conclude con delle lezioni dedicate alle abilità trasversali, sociali e relazionali che è utile sviluppare per assumere questo ruolo, come la capacità di gestire lo stress, di empatizzare con colleghi e clienti, di ascolto attivo e comunicazione efficace e di gestione dei conflitti.

Per maggiori informazioni: www.randstad.it.

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