giovedì 19 gennaio 2023
Si contano circa 100mila iscritti all'Ordine e di questi oltre 50mila hanno la specializzazione in psicoterapia. I redditi netti sono aumentati del 28,57%
Una psicologa al lavoro

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Attualmente l'Italia continua a essere al primo posto, rispetto al resto d'Europa, per numero di psicologi. Si contano circa 100mila iscritti all'Ordine e di questi oltre 50mila sono specializzati in psicoterapia. Di figure professionali nel campo della psicologia c'è molto bisogno. Il contributo della psicologia e degli psicologi nella realtà sociale e sanitaria, dall'infanzia alla terza età, nei contesti scolastici, familiari e lavorativi, potrebbe essere di grande utilità e potrebbe costituire uno strumento molto efficace di cambiamento sociale e culturale. Se pensiamo solo alle conoscenze scientifiche di cui disponiamo sul funzionamento psichico e sullo sviluppo della personalità, grande e importantissimo è il lavoro che si potrebbe fare, già soltanto nel campo della prevenzione. Invece siamo in grave ritardo e i servizi territoriali deficitari. Il controllo sempre più penalizzante della spesa sanitaria, i continui tagli a carico dei servizi sociali, relegano questa importantissima area agli ultimi posti nell'attenzione pubblica. C'è quindi una situazione che non favorisce un reale positivo sviluppo e un processo di crescita dei servizi. D'altra parte, l'incertezza lavorativa degli psicologi neo-laureati, la mancanza di prospettive di impiego nei servizi, hanno causato il riversarsi delle speranze nell'attività libero-professionale. Di anno in anno abbiamo assistito all'aumento dei laureati in psicologia e alla successiva scelta della specializzazione in psicoterapia. Lo psicologo si caratterizza per la capacità di offrire sostegno alle persone in difficoltà con sé stesse e con gli altri, contribuendo al loro benessere e alla loro capacità di mantenere positive relazioni sociali. Una professione che al giorno d’oggi rivela tutta la sua importanza, nell’offrire un decisivo supporto alle numerose persone colpite da problematiche di carattere psicologico derivanti dalla pandemia. Lo sviluppo delle nuove tecnologie di comunicazione coinvolge anche questa professione. La terapia on line, chiamata anche e-therapy, è un fenomeno in costante crescita e sono state stabilite delle linee guida che interessano le prestazioni psicologiche a distanza. Il naturale sbocco lavorativo per la laurea in psicologia è l’attività professionale di consulenza e sostegno psicologico individuale o di gruppo, all’interno di comunità, organizzazioni e anche nelle scuole. Nell’ambito della salute lo psicologo interviene sui corretti stili di vita, per modificare abitudini negative e a rischio, nell’ambito dell’educazione sessuale, nella gestione dello stress, nell’individuazione precoce/prevenzione di situazioni a rischio di psicopatologia: disagio, maltrattamento, abuso. In ambito sportivo fa assistenza psicologica di squadra con presenza ad allenamenti, a gare e a ritiri, fa training cognitivo di gestione dello stress agonistico o training ideomotorio, interventi psicologici per migliorare la prestazione atletica, si occupa di analisi e incremento delle abilità attentive e di concentrazione. In alcuni casi si occupa di ricerca e selezione del personale o di risorse umane. Dall’ultima dichiarazione reddituale Enpap (Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi) dello scorso ottobre, relativa ai compensi percepiti nel 2021, emerge un significativo aumento dei redditi dei professionisti del benessere psicologico, a fronte di un aumento della richiesta di supporto psicologico da parte dei cittadini. Nel complesso, su tutto il territorio nazionale, i redditi netti sono aumentati del 28,57% (si erano invece ridotti del 5,62% nel 2020), assestando la media dei redditi netti a 17.426,29 euro (13.554,41 nel 2020). E un dato eccezionale si registra al Sud, dove redditi e fatturato della psicologia crescono complessivamente del 38,04%. «L'aumento medio del 28% dei redditi degli psicologi libero professionisti è lo specchio della crescita della professione in termini di visibilità, credibilità e di ruolo sociale – spiega il Davide Lazzari, presidente del Cnop (Consiglio nazionale Ordine degli psicologi) -. Dal sondaggio effettuato dal Cnop sulla comunità professionale era emerso un aumento medio del 39% dell'attività libero professionale degli iscritti all'Ordine e ora ne vediamo le prime ricadute in termini economici. Un aumento distribuito su tutto il territorio nazionale, dove il Sud recupera in parte il gap nei confronti del Nord. La pandemia è stata l'occasione per far emergere con forza l'importanza degli aspetti psicologici e il Cnop ha saputo presentare proposte credibili che hanno comportato anche significativi stanziamenti pubblici per i bisogni psicologici della popolazione e per la professione. Sempre più cittadini si rivolgono con fiducia agli psicologi e non dobbiamo deludere queste aspettative, così come dobbiamo portare avanti l'impegno per un programma nazionale per il benessere psicologico che passi per la scuola, la sanità, il welfare e il mondo del lavoro». Nel Sud che comincia a prendersi più cura del benessere psicologico, il dato più straordinario arriva dalla Sicilia, che segna un + 52,93%, facendo salire i redditi netti annui degli psicologi da 8.592 a 13.140 euro. «Un aumento così significativo dei redditi degli psicologi in Sicilia ci riempie di orgoglio, segnale che le azioni messe in campo dall’Ordine in questi anni di pandemia ha sortito gli effetti desiderati – osserva Gaetana D’Agostino, presidente dell’Ordine degli psicologi della Sicilia -. Il risultato è ancora più sorprendente perché avviene in una terra che è stata sempre fanalino di coda per i redditi medi degli psicologi e che ha dovuto faticare non poco per superare le resistenze nei confronti della nostra categoria professionale. Come Ordine regionale, in questi anni, abbiamo intensificato i rapporti istituzionali e lavorato per una capillare promozione della figura dello psicologo e della tutela della salute pubblica. Visti gli ottimi risultati ottenuti, continueremo a operare ancora per contribuire alla crescita della professione e, di conseguenza, al benessere del nostro territorio». La crescita dei redditi degli psicologi rispecchia l’aumentata richiesta di aiuto psicologico a seguito delle difficoltà legate alla pandemia: come hanno registrato i dati pubblicati dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, c’è stato un incremento del 25% dei disturbi emotivi comuni, in particolare ansia e depressione, e dopo la fase più acuta della pandemia (con l'isolamento domestico), l’ansia è aumentata di un ulteriore 10%. Ma il dato è destinato a crescere ancora, a causa delle ulteriori incertezze entrate nel quotidiano dopo l’inizio della guerra Russia-Ucraina. La ricerca di Elma Research pubblicata in occasione della Giornata mondiale della salute mentale 2022, ha, infatti, rilevato che il 65% degli italiani ha dovuto fare i conti con un crescente e pervasivo disagio psicologico. «Nel 2021 gli italiani hanno usufruito di 1,7 miliardi di euro di prestazioni psicologiche, oltre il 25% in più rispetto al 2020 (1,2 miliardi di euro). Questi dati dimostrano l’enorme bisogno di Psicologia degli italiani, che sono però costretti a rivolgersi al mercato privato per l’insufficiente offerta da parte del sistema pubblico – commenta Federico Zanon, vicepresidente di Enpap -. La domanda dei cittadini dimostra che la psicologia va considerata un servizio necessario, offerto dallo Stato. Dove questo avviene, come nel Regno Unito con il programma Iapt, è stato dimostrato che la psicologia funziona e ripaga il proprio costo perché fa risparmiare alla collettività i costi sociali dovuti al disagio psicologico». Le istituzioni di categoria, Ordini regionali degli psicologi, Cnop ed Enpap si sono impegnate con diverse iniziative per sostenere il valore della psicologia professionale e l’aumentata richiesta di accedervi da parte dei cittadini. Il bonus Psicologi, attivato nel 2022 anche grazie a una petizione on line che ha ottenuto centinaia di migliaia firme in pochissimi giorni, ha raccolto circa 395mila domande, ma è in grado di soddisfarne poco più di 40mila. «Un numero ancora lontano da quello che sarebbe necessario coprire, visto il numero crescente di cittadini che oggi usano i servizi di psicologia e, soprattutto, il numero di coloro che non riescono ad accedervi perché ancora, nel nostro Paese, i servizi di psicologia sono accessibili quasi esclusivamente nel privato – fa notare Felice Damiano Torricelli, presidente di Enpap -. Si stima che i disturbi emotivi comuni riguardassero, prima della pandemia, circa il 16% della popolazione (intorno a dieci milioni di italiani), ma oltre all’aumento collegato al Covid, vanno considerate anche tutte le persone con sintomi “sottosoglia”, quei disturbi che, pur necessitando di attenzione clinica e dell’attivazione di iniziative di prevenzione, vista la condizione di rischio, non soddisfano tutti i criteri per definire una diagnosi. E sono innumerevoli, soprattutto tra i giovani sotto i 35 anni, coloro che in questo periodo stanno vivendo difficoltà psicologiche, più o meno intense, nell’adattarsi alle variate condizioni della socialità e del lavoro oltreché alla tensione dovuta alla solitudine e alle preoccupazioni che si sono appropriate del nostro quotidiano. Queste persone sono solitamente ben consapevoli che interventi anche brevi e focalizzati potrebbero aiutarle a superare le difficoltà e a riprendere il loro cammino di vita, a rimettere in circolo i loro talenti, la loro creatività, la loro intelligenza, al servizio di loro stessi e del Paese. Ma non possono permettersi la spesa che dovrebbero affrontare perché è quasi impossibile trovare la disponibilità di uno Psicologo nel Servizio Sanitario pubblico». Per contribuire ad affrontare questo problema e per raccogliere dati utili a tracciare un possibile percorso per risolverlo, Enpap, da ottobre 2022, ha lanciato il progetto Vivere Meglio (viveremeglio.enpap.it) con l’obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini circa 120mila sedute gratuite, con psicologi e/o psicoterapeuti, e materiali di auto aiuto che forniscono informazioni scientifiche aggiornate e consigli pratici, basati sull’esperienza degli psicologi, per affrontare, tra gli altri, i disagi quotidiani oggi più diffusi: l’ansia e la depressione, di certo, ma anche la rabbia, lo stress, la conflittualità, la difficoltà ad adottare stili di vita sani. Il sito messo a disposizione dall’Enpap è stato letteralmente preso d'assalto, registrando più di 20mila accessi giornalieri nei primi giorni di attività. E tra gli utenti dei servizi psicologici di Vivere Meglio ben il 70% ha fra i 16 e i 34 anni, ulteriore segnale della necessità di occuparsi di questa fascia della popolazione, esposta più di altre alla precarietà e all’incertezza.

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