martedì 4 dicembre 2018
Ial Lombardia, Cnos-Fap, Galdus e Ipseec “Olivetti" offrono ai loro studenti la possibilità di sperimentare un periodo di alternanza all’estero in alberghi e ristoranti di alta gamma
Cento giovani chef in partenza in Europa
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Alternanza scuola-lavoro all’estero? Si può e rappresenta una straordinaria possibilità per gli studenti. Stanno facendo questa esperienza 100 giovani maggiorenni iscritti ai IV anni della formazione professionale nel settore della ristorazione presso Ial Lombardia, Cnos-Fap, Galdus, Ipseec "Adriano Olivetti" di Monza; i quattro partner, insieme all’Associazione Imove, si sono aggiudicati uno dei cinque Erasmus+ finanziati in Regione Lombardia, che ottiene oltre il 20% dei progetti approvati nel 2018 su questa linea di finanziamento.

Gli studenti si stanno preparando per andare in diversi Paesi: Spagna (20%); Francia (10%); Germania (20%); Slovenia (10%); Repubblica Ceca (10%); Cipro (20%); Regno Unito (10%). Paesi stranieri e destinazioni aziendali di eccellenza: i ragazzi in partenza in questi giorni lavoreranno presso l’Olympic Lagoon Resort Paphos a Cipro, l’Eurostars Hotels di Siviglia, il Das di Maribor, Novodabo e l’Elforo 98 a Saragozza. Non solo lavoro, ma anche integrazione e inclusione sociale: il 20% degli studenti in partenza ha fragilità cognitive, il 15% cittadinanza non italiana.

“Fabeer, così si chiama con un acronimo il progetto che stiamo sviluppando – interviene Matteo Berlanda, amministratore delegato di Ial Lombardia srl Impresa Sociale - rappresenta una entusiasmante opportunità sia per i giovani, sia per gli enti partner Ial, Cnos-Fap, Galdus, Olivetti per creare un polo lombardo della mobilità nel settore della ristorazione e per rafforzare, anche nelle esperienze internazionali, il dialogo tra la formazione professionale e l’istruzione. È un primo passo: a questo progetto biennale andrà data continuità e anche estensione, in prospettiva, organizzando l’accoglienza nella nostra regione di allievi provenienti dall’estero».

Diego Montrone, presidente della scuola professionale Galdus, aggiunge: «Le aziende italiane, anche le più piccole, hanno sempre più a che fare con il mercato europeo ed estero in genere. Per questo gli interlocutori della formazione professionale lombarda stanno rafforzando le opportunità e le esperienze lavorative e formative all’estero dei giovani al fine di dar loro maggiori strumenti per confrontarsi con gli adulti e il mondo del lavoro».

«Fabeer è un progetto che capitalizza le esperienze precedentemente svolte da Cnos-Fap e le sviluppa nel settore ristorazione – afferma Franco Pozzi, direttore generale di Cnos-Fap Lombardia – segno che gli enti della formazione lombarda sanno condividere buone prassi e su queste costruire percorsi per migliorare costantemente la competitività dei loro studenti».

Tina Quaranta, docente e referente alternanza scuola lavoro Ipssec Olivetti, aggiunge che «la formazione professionale e l’istruzione possono reciprocamente arricchirsi, l’una attraverso l’apporto teorico, l’altra attraverso la sua grande capacità di relazione con le imprese».

Mirko Dolzadelli, segretario di Cisl Lombardia, realtà che insieme a Confartigianato Lombardia e Confcommercio di Varese sostiene il progetto Fabeer, sottolinea «il ruolo delle parti sociali nel sistema delle relazioni tra Regione e istituzioni dell’istruzione e della formazione professionale, un ruolo in cui esperienza e conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro possono contribuire a collegare percorsi formativi e sbocchi occupazionali, con particolare attenzione ai giovani e alle persone maggiormente svantaggiate».

In conclusione Gianni Bocchieri, direttore Centrale Istruzione Formazione Lavoro, sottolinea l’apprezzamento con cui Regione Lombardia valuta l’iniziativa presentata: «Fabeer è una iniziativa di internazionalizzazione dei percorsi di studio aggiuntiva a quelle già proficuamente promosse dalla Regione, che garantisce un ampliamento delle esperienze internazionali per gli allievi e favorisce la convergenza delle opportunità degli allievi dei corsi di Istruzione e Formazione Professionale e degli istituti scolastici statali. Regione Lombardia rileva in particolar modo il valore “di sistema” di iniziative allargate a partnership articolate e potrà valutare, per le prossime scadenze progettuali, di affiancare gli enti quale partner istituzionale».




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