giovedì 13 gennaio 2022
A novembre crescita mensile dell'1,9% e annuale del 6,3%, buone prospettive per l'ultimo trimestre ma Bankitalia avverte: cala la fiducia delle imprese
Industria farmaceutica in buona salute in Italia

Industria farmaceutica in buona salute in Italia - Ansa

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A novembre la produzione industriale torna a crescere ad un ritmo sostenuto e supera i livelli pre-Covid. Dopo il calo del mese di ottobre l’Istat segnala una cresciuta in termini congiunturali ma anche tendenziali. Il livello dell'indice supera del 3,1% il valore di febbraio 2020, mese antecedente l'inizio dell'emergenza sanitaria. Anche la dinamica congiunturale nella media degli ultimi tre mesi registra un aumento pari allo 0,6%. Rispetto ad ottobre la crescita è dell'1,9%. L'indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali in tutti i raggruppamenti principali di industrie, con variazioni positive per l'energia (+4,6%), i beni strumentali (+2,0%), i beni di consumo (+1,7%) e i beni intermedi (+0,8%). Corretto per gli effetti di calendario a novembre 2021 l'indice complessivo aumenta in termini tendenziali del 6,3% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come nel novembre 2020). Incrementi tendenziali rilevanti caratterizzano l'energia (+12,4%) e i beni di consumo (+9,4%); più contenuta è la crescita per i beni intermedi (+4,3%) e i beni strumentali (+3,8%). E le previsioni sui dati complessivi del 2021 sono positivi. «Nel quarto trimestre la fiducia di famiglie e imprese si è mantenuta su livelli storicamente elevati, prefigurando il proseguimento della fase espansiva che ha caratterizzato i mesi precedenti» afferma l'Istat nella nota mensile sull'andamento dell'economia. Oltre alla produzione industriale segnali positivi arrivano dal settore delle costruzioni e dal mercato del lavoro con una ripresa dell'occupazione e una riduzione della disoccupazione e dell'inattività. La fase di accelerazione dei prezzi al consumo si è protratta anche a fine anno, mostrando una maggiore intensità. Nella media 2021, l'inflazione italiana è risultata comunque inferiore a quella della zona euro.

Peggiorano invece le attese delle imprese italiane sulle prospettive economiche. Lo rileva la Banca d'Italia nell'indagine condotta tra il 23 novembre e il 15dicembre 2021."I giudizi sulla situazione economica generale nel quarto trimestre del 2021 e le attese sulle proprie condizioni operative nei primi tre mesi del nuovo anno sono meno favorevoli rispetto al periodo precedente - spiega Bankitalia - La dinamica della domanda resterebbe robusta, ma i ritardi nelle catene di fornitura e la recrudescenza della pandemia comporterebbero rischi al ribasso sull'attività per più della metà delle imprese".

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