venerdì 4 agosto 2023
Nel complesso la produzione industriale nei primi sei mesi dell'anno cala del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2022
Produzione industriale in crescita a giugno: +0,5%

Ansa

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Migliora l’indice della produzione industriale a giugno, con un aumento dello 0,5% rispetto a maggio e un calo dello 0,8% rispetto a giugno 2022 (dato corretto per gli effetti del calendario). Secondo l’Istat, nella media del secondo trimestre il livello della produzione diminuisce dell'1,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Diminuisce l'indice della produzione dei beni di consumo sia su base congiunturale (-0,1%) sia tendenziale (-2,3%). Per l'energia si registra un lieve aumento su base congiunturale (+0,3%) e un calo marcato su base tendenziale (-9,4%).


Nel complesso la produzione industriale nei primi sei mesi dell'anno, considerando i dati corretti per gli effetti del calendario, cala del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2022.cNel primo semestre si registra un calo tendenziale per i beni di consumo del 2,9% e del 9,5% per l'energia. Cresce del 4% la produzione di beni strumentali. Tra i beni di consumo cala soprattutto la produzione dei beni durevoli (-5,3%) rispetto ai beni non durevoli (-2,3%).

L'indice destagionalizzato mensile - spiega l'Istat - mostra aumenti congiunturali per i beni strumentali (+1,5%), i beni intermedi (+0,4%) e l'energia (+0,3%) mentre si osserva una flessione marginale per i beni di consumo (-0,1%). Al netto degli effetti di calendario, a giugno 2023 l'indice complessivo diminuisce in termini tendenziali dello 0,8% Cresce solamente la produzione dei beni strumentali (+7,6%) mentre diminuisce quella dei beni di consumo (-2,3%), dei beni intermedi (-4,4%) e in modo più marcato dell'energia (-9,4%). Tra i settori di attività economica la fabbricazione di mezzi di trasporto presenta un'ampia crescita tendenziale (+25,1%), seguono la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+11,8%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature (+0,4%). Le flessioni maggiori si registrano nell'industria del legno, della carta e della stampa (-14,6%), nella fabbricazione di prodotti chimici (-13,3%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,9%).

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