mercoledì 12 gennaio 2022
Contratti in aumento del 28% secondo l'indagine Manpower. Cna: + 2,7% di occupati in un anno. Nuove opportunità nell'informatica. Più italiani alla ricerca di lavoro nel Regno Unito: +33,5%
I datori di lavoro prevedono di assumere nel primo trimestre 2022

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Secondo i risultati dell'indagine ManpowerGroup Employment Outlook Survey (Meos), i datori di lavoro italiani prevedono un mercato del lavoro in crescita nel primo trimestre del 2022, con un Net Employment Outlook (Neo) del +28%. Un dato in aumento del 2% rispetto al trimestre precedente. Rispetto allo stesso trimestre del 2021, l’incremento si attesta invece sui 27 punti percentuali. Le previsioni, al netto delle variazioni stagionali, risultano quindi essere molto positive: il 43% dei datori di lavoro si aspetta un aumento della propria forza lavoro, a fronte di un 16% che prevede una diminuzione e il 39% che non prevede cambiamenti rispetto alla situazione attuale. La ricerca fornisce anche un indicatore sui profili in ambito digitale più richiesti. Il settore It, Telecomunicazioni, Comunicazione e Media ha riportato le prospettive di crescita maggiori, con una richiesta del 50% in più di professionisti con competenze digitali, seguito dal settore Banche, Finanza, Assicurazioni e Immobiliare (+43%) e Horeca (+40%). Anche le prospettive occupazionali nei settori No-profit e Produzione segnano un saldo positivo, attestandosi rispettivamente a +26% e +29%. Un aumento occupazionale è previsto in tutte e quattro le macroregioni italiane durante il primo trimestre 2022. Sia i datori di lavoro del Nord-Ovest sia del Nord-Est si aspettano un incremento delle assunzioni maggiore, riportando una prospettiva occupazionale netta del +30%. Anche i dati dell’Italia Centrale e dell’Italia Meridionale/Isole sono molto positivi, segnando rispettivamente un +27% e +23%. Rispetto al primo trimestre 2021, il saldo risulta in aumento: +29% Nord-Ovest, +23% Nord-Est, +31% Italia Centrale e +22% Italia Meridionale/Isole.

Cna: gli occupati crescono del 2,7% in un anno
A novembre scorso l'occupazione nell'artigianato, nelle micro e nelle piccole imprese risulta in leggera crescita rispetto a ottobre e in robusto aumento nei confronti di novembre 2020. A rilevarlo l'Osservatorio lavoro Cna, curato dal Centro studi della Confederazione, che analizza a cadenza mensile le tendenze dell'occupazione nelle piccole imprese fin dal 2014, all'inizio della stagione di riforme che ha profondamente modificato il mercato del lavoro nazionale. Scendendo nei dettagli, l'Osservatorio registra a novembre 2021 un incremento pari allo 0,6% sul mese precedente. A livello tendenziale, però, l'espansione è significativamente più solida, segnando un +2,7% rispetto a 12 mesi prima. Questi dati sono principalmente il frutto della crescita impetuosa di assunzioni (+51%) rispetto al novembre 2020, la terza più alta dell'anno in termini relativi. E, a dimostrare la ripartenza del mercato del lavoro tra i "piccoli" (perlomeno prima che scoppiasse la nuova emergenza Covid), nello scorso novembre anche le cessazioni, sia pure in maniera meno rimarchevole delle assunzioni, sono salite, precisamente del 37%.

L'informatica offre nuove opportunità
Negli ultimi due anni i rallentamenti dell’economia hanno avuto un forte impatto sulle professioni legate ai servizi che non prevedevano la possibilità di lavorare da remoto: secondo l’Istat (Rapporto annuale 2021 - La situazione del Paese) in questi settori - tra cui ristorazione e commercio - si è concentrato circa il 93% della perdita occupazionale complessiva del 2020. D’altra parte le competenze di chi sviluppa progetti digitali sono sempre più ricercate dalle aziende italiane per accelerare la trasformazione digitale in corso: è aumentata infatti l’occupazione nel settore dell’informazione e della comunicazione in cui rientrano le professioni legate ai progetti web (0,9%). L’incidenza delle professioni Ict ha infatti avuto una interessante crescita, raggiungendo nel 2020 il 4,3% dell’occupazione totale nell’UE27 (in Italia il 3,6%). Guardando al futuro, l’Unione Europea ha previsto che gli stati membri destinino a investimenti per la digitalizzazione almeno il 20% degli 806 miliardi di euro di sovvenzioni e crediti che nel periodo 2021-2026 saranno erogati nell’ambito del programma Next Generation EU.

Brexit e Covid non fermano gli italiani nel Regno Unito
Secondo l’ultima edizione del Rapporto Italiani nel mondo 2021. La mobilità italiana ai tempi del Covid, a cura della Fondazione Migrantes, risulta che la Gran Bretagna ha registrato un aumento del +33,5% di trasferimenti da parte di italiani rivelandosi l’unica nazione con saldo positivo, rispetto all’anno precedente con +8.358 iscrizioni in più all’Aire rispetto al 2020. Delle oltre 33mila iscrizioni nel Regno Unito, il 45,8% sono italiani di età compresa tra i 18 e i 34 anni, il 24,5% sono minori mentre il 22% giovani-adulti tra i 35 e i 44 anni. L’identikit in questo caso ricalca quello che da decenni caratterizza la migrazione verso Londra, in genere quindi giovani, giovani adulti e famiglie con minori che avviano la procedura di richiesta di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato per chi può dimostrare una residenza continuativa sul territorio inglese da cinque o più anni, con un’interruzione di massimo sei mesi su 12 all’interno dei cinque anni previsti dal documento. Dati importanti che indicano come non si sia del tutto arrestata la voglia di trasferirsi all’estero, spesso dovuta alla necessità di cercare nuove e più vantaggiose e stimolanti opportunità di lavoro. Ecco quindi che il Covid non ha del tutto bloccato i flussi migratori anche dei cosiddetti expat, in genere per l’appunto giovani che decidono di lavorare all’estero, magari inviati dalle proprie aziende, o comunque per fare un’esperienza differente anche solo per un periodo determinato.

Ricerche di personale nel settore immobiliare e informatico

Building Production, rete immobiliare attiva a Roma e provincia, inaugura un 2022 all’insegna della crescita. Al via, infatti, una campagna di assunzioni per almeno 20 risorse da inserire nelle sei sedi attive sul territorio e nella nuova filiale romana in Viale Ippocrate 11 entro il 31 marzo 2022, tra agenti immobiliari e aspiranti tali. In particolare: agenti immobiliari junior da formare, property manager esperti e back office coordinator. Le nuove risorse frequenteranno corsi di formazione ad hoc volti all’acquisizione di nozioni, strategie e strumenti creati per il miglioramento delle performance dell’agenzia immobiliare. Infine, ci sarà la possibilità di frequentare un percorso volto all’abilitazione alla professione di agente immobiliare. Secondo un’indagine condotta da Building Production, negli ultimi mesi la richiesta immobiliare di giovani under 30 tra Roma e provincia è aumentata di oltre il 20%. Il fenomeno è strettamente correlato alle agevolazioni a loro destinate per l’acquisto della prima casa e si concentra intorno alla città metropolitana della capitale. In generale, poi, la compravendita è aumentata del +25%. A questo link la pagina dedicata alle posizioni aperte: https://buildingproduction.net/unisciti-a-noi/.

Candidature aperte per la nuova piattaforma di Cosmico, start up che connette i talenti del mondo digitale con le più grandi aziende, agenzie, società di consulenza e start up internazionali. Il nuovo portale vuole essere uno spazio virtuale che connette i talenti digitali con i grandi brand internazionali. Le figure ricercate sono freelance o agenzie che lavorano nel digital in ambito sviluppo e coding, design, marketing e comunicazione, con la volontà di collaborare a progetti su scala nazionale e internazionale rimanendo però liberi da vincoli. Cosmico li definisce non assumibili: sanno quanto valgono, sanno di poter arrivare dove vogliono, ma non si accontentano di lavorare per una sola azienda. In Cosmico, infatti, i designer, gli sviluppatori, i creativi e le aziende in cerca di talenti entrano in connessione, si conoscono e collaborano a progetti ambiziosi. Per maggiori informazioni: wearecosmico.com.








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