mercoledì 18 novembre 2015
Le aziende guidate da una donna a Roma e provincia sono 96.002 al 30 settembre 2015 (prima in Italia). La quota "rosa" sul totale  (477mila) è pari al 20,1% (nella foto la consegna della targa da parte della presidente della Camera, Laura Boldrini, a una delle vincitrici).
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Laura Raccah per il progetto Ciao, Laura Amendolagine per Make up on line, Elena Maria Scopelliti per PrendoPosta.it, Imma Puzio per Ristomondo e Simona Berardi insieme con Carla Armillei per Sensum Lab sono le vincitrici della IV edizione del bando Premio Idea Innovativa, la nuova imprenditorialità al femminile istituito dalla Camera di commercio di Roma, in collaborazione con il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di commercio di Roma (premiate nel corso del convegno M'illumino d'impresa)."Il lavoro - ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo al convegno - è chiave di svolta per l'essere umano e in particolare per la donna: quando una donna lavora può decidere di liberarsi dalla violenza. Senza lavoro quella donna non può essere mai libera".La terza carica dello Stato ha auspicato la costruzione di un tavolo "affinché nella prossima legge di Stabilità ci sia attenzione specifica al lavoro femminile. Nel nostro Paese solo il 47% delle donne lavora. Si tratta di una statistica anacronistica che non ci fa onore. Rinunciando all'occupazione femminile rinunciamo a 15 punti percentuali di Pil".La presidente della Camera ha detto di aver parlato con la madre di Valeria Solesin, la studentessa morta negli attentati di Parigi, "che mi ha raccontato di sua figlia come una donna consapevole e di una cittadina europea. Valeria aveva lavorato in luoghi difficili ed era alla Sorbona per fare uno studio su come conciliare lavoro e vita familiare. Ho invitato i genitori a venire alla Camera il 25 novembre, la Giornata contro la violenza sulle donne, che celebriamo con il lavoro. Vi invito al convegno La ripresa è donna". "Le donne che non si adoperano tradiscono il loro essere donna - ha concluso Boldrini -. E noi abbiamo il dovere di rimuovere per le nostre figlie e le nostre nipoti gli ostacoli che abbiamo incontrato. Non sono una fan delle quote rosa, ma se non abbiamo una legge che ci consente di esserci, saremo totalmente tagliate fuori. Le società più evolute non hanno le quote, ma noi non siamo ancora a quel livello e dobbiamo fare questo percorso".La migliore risposta alla crisi arriva proprio dalle imprese femminili, che a Roma e provincia sono 96.002 al 30 settembre 2015 (prima provincia in Italia per numero di imprese femminili). La quota delle imprese femminili sul totale delle imprese romane (477mila) è pari al 20,1%. Il settore che vanta il maggior numero di imprese femminili è quello del Commercio con 28.537 unità, pari al 29,7% del totale delle imprese in rosa. Vanno segnalati comunque, per significatività numerica, i settori: “Alloggio e ristorazione” con 8.957 imprese (9,3% del totale);  “Servizi di supporto alle imprese” con 5.826 imprese (6,1% del totale) e “Costruzioni” con 5.297 imprese (5,5% del totale). Nell’ultimo anno, a Roma e provincia, le imprese femminili sono aumentate di 2.249 unità, con un tasso di variazione del +2,4%, superiore a quello generale che è pari a  +1,4%. Questi i dati principali emersi da un’analisi sull’Imprenditoria femminile realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Roma e dei quali si è discusso oggi durante il convegno M’illumino d’impresa – Premio Idea Innovativa. "L’imprenditoria femminile – afferma il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti – come del resto l’intero tessuto imprenditoriale romano e italiano, hanno risentito inevitabilmente della lunga e profonda crisi che ha colpito tutti i settori produttivi. Nel 2015 registriamo importanti segnali di ripresa dell’attività economica, bisogna lavorare alacremente per consolidare questi segnali e rendere la crescita strutturale. I dati ci dicono che, a Roma come in Italia, è presente una classe di imprenditrici che dà un contributo sempre più rilevante alle dinamiche economiche. Siamo convinti che un maggior coinvolgimento delle donne nei processi di sviluppo possa essere di impulso a tutto il sistema economico e sociale".Il convegno è stato l’occasione per fare il punto sugli obiettivi raggiunti dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità femminile della Camera di commercio di Roma e per presentare i diversi progetti promossi recentemente, premiando contestualmente le cinque migliori idee, che si sono aggiudicate un premio fino a 5mila euro per la realizzazione della propria idea imprenditoriale."La nostra attività e il nostro supporto alle imprese femminili del territorio– afferma Alberta Parissi, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di commercio di Roma - anche  in questi anni di sempre più stringenti vincoli di bilancio e risorse limitate, non sono mai venuti meno. Un fatto che mi rende orgogliosa e che conferma  l’attenzione che la Camera di commercio di Roma dedica al mondo delle imprese femminili, una realtà dinamica che va tutelata e incoraggiata. La folta presenza di donne nel Consiglio della Camera di commercio di Roma e per la prima volta in assoluto, la nomina di una donna nella Giunta camerale, spinge me e l’intero Comitato a lavorare sempre più duramente e con maggiore entusiasmo".
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