sabato 19 giugno 2010
Fiaccolata per dire sì all'accordo su cui si voterà martedì. Una manifestazione nata spontaneamente tra i lavoratori secondo quanto sostengono i capi squadra e i capi reparto dello stabilimento campano. Al corteo, secondo le forze dell'ordine, hanno partecipato oltre 5mila persone.

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Una manifestazione nata spontaneamente tra i lavoratori: è quanto sostengono i capi squadra e i capi reparto dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco alla fiaccolata che si è svolta per dire sì all'accordo tra la Fiat ed i sindacati. Al corteo, secondo le forze dell'ordine presenti sul posto, hanno partecipato oltre 5mila persone.«Abbiamo sentito tutti questa esigenza - spiega Lorenzo, uno dei capi squadra - e poi il referendum si avvicina». Lorenzo sostiene anche che nessun capo squadra né capo reparto «ha fatto pressioni sugli operai per il sì al referendum». «Abbiamo spiegato ai lavoratori i termini dell'accordo - ha sostenuto - e ora sta a loro decidere, anche se noi speriamo in un sì che dia un futuro non solo al Vico, ma all'intero Sud».Anche Giocondina, impiegata al reparto Qualità, sostiene che la manifestazione è stata organizzata con un passa parola tra i dipendenti. «L'azienda non ci ha chiesto nulla - ha detto - e noi voteremo sì al referendum perchè crediamo nel progetto Panda e nell'accordo che non calpesta i diritti, non nega lo sciopero, né di essere malati. La Panda ci darà l'opportunità di lavorare in maniera continuativa perché è 'utilitaria ed è quindi più richiesta sul mercato dei modelli che abbiamo prodotto finora».IL COMMENTO DEL MINISTRO SACCONI«Mi auguro che dopo il referendum nessuno vorrà ostacolare un percorso che, per quanto impegnativo, rappresenta una grande opportunità». Così il commento del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, sulla prossima consultazione tra i lavoratori dello stabilimento Fiat di Pomigliano D'Arco. «L'accordo è stato fatto ed è ovvio che non viene più riaperto: coloro che l'hanno sottoscritto - aggiunge Sacconi a margine di un convegno della Fondazione Liberamente - non accetterebbero mai di modificarlo, nè da una parte nè dall'altra: quello che conta è che adesso sul referendum i lavoratori si esprimano e che incoraggino questo investimento e questa scelta di impiantare in Mezzogiorno la base, la piattaforma produttiva per l'intero Mediterraneo» per la Fiat.«Credo che i lavoratori si esprimeranno in questo senso e che ce ne siano tutte le condizioni», conclude il ministro del Lavoro.Intanto è terminata l'iniziativa del Pdl in piazza Municipio a Pomigliano d'Arco, dove sono state raccolte firme a sostegno dell'accordo tra Fiat e sindacati. Secondo gli organizzatori sono state raccolte circa 800 firme di cittadini che chiedono ai lavoratori di votare per il sì al referendum di martedì prossimo. I vari esponenti politici arrivati a Pomigliano per apporre la propria firma all'appello al sì hanno lasciato la piazza: In programma anche una fiaccolata organizzata da un gruppo di lavoratori dello stabilimento automobilistico di Pomigliano, che partirà dal cancello 2 per dirigersi nel centro del paese.
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