lunedì 8 aprile 2013
E' già in vigore la normativa che consente di personalizzare le proprie automobili montando gomme e cerchi diversi da quelli indicati sulla carta di circolazione con una procedura più snella e soprattutto economicamente meno gravosa
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​E' soltanto l’ultima tappa di un cammino che in oltre dodici anni di attività ha raggiunto traguardi lusinghieri in fatto di sicurezza stradale. Artefice dell’iniziativa, Assogomma, l’associazione che riunisce e rappresenta i più importanti gruppi di produttori di pneumatici. La novità, introdotta dall’emanazione del Decreto legislativo n. 20 del 10 gennaio 2013 da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si traduce concretamente nella possibilità da parte del singolo automobilista di installare sulla propria autovettura nuova o usata pneumatici e cerchi diversi da quelli indicati sulla carta di circolazione o sul libretto di manutenzione con una procedura più snella, veloce e soprattutto economicamente meno gravosa.

Per la prima volta in Italia è stata infatti approvata una normativa che contempla l’omologazione di una fascia più ampia di pneumatici e cerchi con la finalità di consentire l’attuazione di un cambiamento significativo, la possibilità a livello individuale di personalizzare l’auto di proprietà montando componenti di ricambio più performanti e di qualità certificata nell’assoluto rispetto delle regole e, quello che più conta, della sicurezza stradale.

Fino a ieri nel nostro Paese non esisteva un sistema di omologazione per i cerchi e l’eventuale installazione di pneumatici di misure diverse da quelle montate come primo impianto e qualsiasi tipo di modifica richiedeva il rilascio del nullaosta da parte del costruttore del veicolo e una lunga procedura di omologazione presso un centro di collaudo della motorizzazione. “Da più di due anni - ha precisato Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma - ci siamo adoperati, coinvolgendo il Ministero dei Trasporti e i più qualificati costruttori di cerchi rappresentati dall’organismo Assoruote, per ottenere la definizione di questo importante Decreto, che è anche la dimostrazione di come sia possibile, attraverso l’esercizio del buonsenso e di una lodevole lungimiranza, cambiare le regole del nostro Paese adeguandole ad altre meno restrittive in ambito europeo, come quelle vigenti ad esempio in Germania”.

La nuova normativa ha anche il merito di aprire uno spiraglio con un promettente impulso che potrebbe avere ripercussioni benefiche per il rilancio di un settore particolarmente penalizzato dalla crisi economica, quello delle piccole aziende che producono cerchi per automobili di qualità. Questi artigiani del ricambio omologato avranno modo di affermare la loro specialità rispetto a prodotti di dubbia affidabilità e provenienza sotto il vigile controllo del Ministero dei Trasporti. In virtù di questa liberalizzazione si delinea infatti un potenziale mercato di vastissima portata.

Secondo i dati Istat di recentissima elaborazione, in Italia risultano immatricolati circa 49 milioni di veicoli di cui oltre 37 milioni di autovetture con un’età media superiore agli otto anni. Va da sé che la contrazione della domanda sulla vendita di vetture nuove fa largo a interessanti prospettive per i fornitori di parti di ricambio da piazzare nell’immenso bacino d’utenza del parco circolante, pneumatici e cerchi inclusi.

Le agevolazioni introdotte dal nuovo Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 marzo 2013, e di conseguenza già in vigore, sono state oggetto di approfondimento in occasione di una tavola rotonda riservata alla stampa e alle istituzioni che ha avuto luogo nei giorni scorsi a Roma presso la sede della Scuola Superiore di Polizia, con la partecipazione di rappresentanti dei Ministeri dei Trasporti, dell’Interno e delle associazioni Assogomma e Assoruote.

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