mercoledì 22 gennaio 2020
Indagine Ipsos: un terzo degli italiani ammette di utilizzare piattaforme illegali sul web
Editoria settore in crisi anche per colpa della pirateria on-line

Editoria settore in crisi anche per colpa della pirateria on-line - Ansa

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La pirateria è un male oscuro, spesso considerato un atto quasi legale, che rischia di aggravare la crisi dell’editoria. Ogni anno questa pratica e sottrae al mondo del libro 528 milioni, pari al 23% del valore del mercato (escludendo il settore scolastico e l’export), 1,3 miliardi complessivi al sistema Paese e 216 milioni al fisco. Persi, in termini di mancata occupazione, 8.800 posti di lavoro, di cui 3.600 nella filiera del libro. Per la prima volta una ricerca commissionata dall'Associazione Italiana Editori (Aie) a Ipsos, e realizzata con 4mila interviste, traccia le dimensioni del fenomeno. L'indagine è stata presentata oggi nella sede del ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo nel corso del convegno «La pirateria del mondo del libro. Danni e indispensabile contrasto», organizzato dall'Aie e della Fieg (Federazione italiana editori giornali). Ogni giorno nel nostro Paese si compiono circa 300mila atti di pirateria (293mila per la precisione) ai danni del mondo del libro, 107 milioni in un anno. Il fenomeno coinvolge più di un italiano su tre sopra i 15 anni (il 36%), il 61% dei professionisti (avvocati, notai, commercialisti, ingegneri, architetti e altre categorie) e l'80% degli studenti universitari. Secondo la ricerca, presentata dal presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli, gli italiani sono consapevoli che piratare libri, e-book, accedere a banche dati è illecito e illegale (l’84% ha risposto affermativamente), ma una buona fetta lo considera un comportamento poco o per niente grave (39%) e una decisa maggioranza (il 66%) ritiene poco o per nulla probabile che gli illeciti vengano scoperti e puniti. La maggior parte degli atti di pirateria passa attraverso il web: un italiano su quattro sopra i 15 anni (il 25%) ha scaricato gratuitamente almeno una volta un ebook o audiolibro da siti o piattaforme illegali su Internet; il 17% ha ricevuto da amici-familiari almeno un ebook, l'8%almeno un libro fotocopiato, il 7% ha acquistato almeno un libro fotocopiato. L'incidenza della pirateria è particolarmente alta tra i lettori forti (lettura giornaliera o settimanale) di libri cartacei (45%), tra quelli di ebook (68%), e tra quelli di audiolibri e podcast (66%). Ad essere danneggiati sono tutti i settori del mondo editoriale, non solo l'editoria universitaria: le vendite perse nel settore della varia (fiction e saggistica) sono pari a 29,2 milioni di copie (libri ed ebook) all'anno, per un mancato fatturato di 324 milioni di euro. Le copie perse nel settore universitario sono 4 milioni, per un fatturato di 105 milioni di euro, quelle nel settore professionale e banche dati 2,9 milioni, pari a 99 milioni di euro.

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