mercoledì 18 settembre 2013
L'agenzia di rating prevede una ripresina l'anno prossimo a +0,5%. Ma il ritorno della crescita in territorio positivo non impatterà con l'occupazione.
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Standard & Poor's stima per quest'anno una contrazione del Pil dell'Italia a -1,9%, poi una ripresina nel 2014 a +0,5%, ma il ritorno della crescita in territorio positivo non impatterà con ritardo sul mercato del lavoro che continuerà a deteriorarsi. S&P stima per quest'anno un tasso di disoccupazione al 12,2% rispetto al 10,7% dello scorso anno, per poi raggiungere un picco del 12,5% e scendere al 12,0% nel 2015, quando il Pil dovrebbe crescere dello 0,9%.Per quanto riguarda l'Eurozona, S&P stima per quest'anno una contrazione del Pil a -0,7%, poi nel 2014 tornerà in territorio positivo (+0,8%), ma una robusta ripresa non si verificherà prima del secondo trimestre del 2014, pesano l'elevato livello del debito privato, la condizioni restrittive nell'offerta di credito e una crescita più lenta delle economie emergenti.
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