giovedì 14 novembre 2013
​Il Prodotto interno lordo segna l'ennesimo calo trimestrale con -0,1%, si tratta del nono trimestre consecutivo con variazione negativa. È quanto risulta dalle tabelle diffuse dall'Istat. Il Codacons: fantosiose le tesi di Saccomanni sulla crescita del Pil nel 2013. 
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Il Prodotto interno lordo segna l'ennesimo calo trimestrale con -0,1%, si tratta del nono trimestre consecutivo con variazione negativa. È quanto risulta dalle tabelle diffuse dall'Istat. Dal terzo trimestre 2011 infatti, l'indice è sempre risultato in calo anche se il dato è in leggero miglioramento. A livello tendenziale si tratta dell'ottavo calo consecutivo. La variazione acquisita per il 2013 è pari a -1,9%, stima ancora l'Istat.Le stime diffuse oggi sull'andamento del Pil mostrano una "sostanziale stazionarietà, quello che gli analisti prevedevano". È il commento del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, secondo cui il calo "si è sostanzialmente arrestato". "La speranza - ha detto a margine di un workshop su "Nuove informazioni per le politiche del lavoro dal registro Asia occupazione" - è che nel quarto trimestre si torni invece a un segno positivo e si interrompa la lunghissima recessione che sta mettendo a dura prova sia il sistema economico sia le persone". Per il Codacons "è evidente che la tesi di qualche giorno fa di Saccomanni, secondo il quale Governo ed Istat hanno opinioni leggermente diverse, è a dir poco fantasiosa. Per non parlare della ormai famosa previsione di una crescita del Pil per l'ultimo trimestre dell'anno. Sarà già un successo avere un Pil uguale a quello del terzo trimestre, con crescita pari a zero". È il commento dell'associazione ai dati sul Pil. Per il Codacons "l'andamento del 2014 è nelle mani del Governo e della legge di stabilità. Così come è attualmente congegnata, senza una precisa  linea economica, senza un'idea guida, senza puntare sull'unico obiettivo che conta, ridare capacità di spesa al 50% delle famiglie più in difficoltà, avremo anche un segno + del Pil, come già successo nel 2010 nonostante la crisi, ma certo non imboccheremo la strada della crescita, che resterà un miraggio per parecchio tempo".
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